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Contro le pressioni commerciali parte la Commissione Nazionale

Via libera all’istituzione di una commissione di indagine che valuterà le condizioni di lavoro negli istituti di credito e in particolare la coerenza dei sistemi incentivanti con il protocollo sulle pressioni commerciali


Nell’incontro svoltosi oggi, mercoledì 12 dicembre, le Parti hanno posto come assoluta priorità una corretta e concreta applicazione dell’Accordo su Politiche Commerciali e Organizzazione del Lavoro dell’8 febbraio 2017.

In tale ambito si è ribadita la contrarietà a qualsiasi forma di pressione indebita sui lavoratori bancari per la vendita di prodotti, definendo la necessità di una verifica sui sistemi incentivanti delle singole banche e che le intese sulle politiche commerciali stipulate nelle stesse siano coerenti con i principi dell’Accordo nazionale.

Nell’insediare la Commissione bilaterale nazionale si è inoltre condiviso che la stessa dovrà quanto prima avviare la prevista indagine di clima in tema di politiche commerciali del settore, affidandola a un autorevole e riconosciuto ente terzo.

Le Parti hanno confermato il valore dell’Accordo quale riferimento imprescindibile per tutte le banche del settore, per favorire politiche commerciali che pongano al centro la clientela nell’ottica di valorizzare e tutelare il risparmio, come previsto dalla Costituzione.

In particolare, si è ribadita con convinzione l’importanza dei valori etici cui ispirare i rapporti tra il mondo bancario, il personale e la clientela: valori e principi che l’Accordo pone alla base della riaffermata centralità del settore bancario nel sostegno dell’economia del Paese e a tutela del risparmio, nell’interesse di famiglie, imprese e territori.

L’Accordo individua, infatti, azioni e comportamenti per favorire lo sviluppo di politiche commerciali equilibrate, rispettose della dignità dei lavoratori, delle esigenze della clientela e delle esigenze di competitività delle imprese bancarie.

Alla luce dell’Accordo 8 febbraio 2017 e del Regolamento del 17 ottobre 2017, alla Commissione compete:

1. acquisire informazioni, diffondere le buone pratiche e eventualmente realizzare iniziative congiunte in materia di politiche commerciali, informazione, formazione e comunicazione, sistemi di incentivazione;
2. interloquire con le commissioni o gli organismi bilaterali di confronto costituiti in sede aziendale o di gruppo;
3. avviare una comune azione allo scopo di accrescere il grado di conoscenza e di consapevolezza delle disposizioni sulle materie oggetto dell’Accordo 8 febbraio 2017, puntando in particolare sulla diffusione della cultura finanziaria etica e responsabile, sull’informazione, sulla formazione, sulla comunicazione, sull’ascolto attivo, sul clima aziendale, sui momenti di dialogo e sulle modalità di monitoraggio e diffusione delle buone pratiche, in un’ottica prioritaria di prevenzione;
4. redigere una relazione annuale relativa alla propria attività ed alle fattispecie esaminate, con il richiamato obiettivo di diffusione delle buone pratiche;
5. concordare criteri e modalità per avviare un’indagine di clima settoriale tramite soggetti terzi di comprovata esperienza e qualificazione, i cui risultati saranno oggetto di analisi da parte della Commissione stessa;
6. svolgere momenti di confronto ove sorgano significative questioni riferite a fattispecie di rilievo, di carattere generale e non relative a singoli casi – da prospettare in forma aggregata e anonima – che non abbiano trovato composizione nelle sedi aziendali o di gruppo, in merito all’applicazione dell’Accordo 8 febbraio 2017.

A conclusione dell’incontro è stato anche stabilito che la prima riunione della Commissione nazionale si terrà immediatamente dopo l’Epifania.

Le Parti nazionali si rivedranno trascorsi due mesi per una prima verifica dell’operatività della Commissione.

Le Segreterie Nazionali

Roma, 12 dicembre 2018

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Leggi anche l'intervista a Calcagni (Fisac):
Banche: al via indagine con ABI su sistemi incentivanti per valutare pressioni commerciali

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