via Fratelli Folonari, 20 - Brescia Centralino 030.37291
cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

Diritti a testa alta. Anche la Cgil Brescia in piazza

Fiaccolata a Brescia per il 70° anniversario della dichiarazione universale dei diritti umani. In piazza anche la Cgil Brescia


Anche la Cgil Brescia ha aderito alla manifestazione Diritti a testa alta per celebrare il 70° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e ricordare il suo valore. Lunedì 10 dicembre, a Brescia e in oltre 80 città italiane per ribadire i contenuti e i valori della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, che mai come in questo momento sono necessari per riuscire a costruire forme di convivenza più umane e contrastare le nuove forme di razzismo, criminalizzazione della solidarietà e odio per il diverso che vediamo anche nel nostro paese.

Sotto lo striscione che reclama verità e giustizia per Giulio Regeni, centinaia di candele accese hanno illuminato Largo Formentone per chiedere che i principi planetari di uguaglianza e di libertà escano dal cono d'ombra nel quale sono stati dimenticati e tornino a ispirare le relazioni tra i popoli, gli individui e gli Stati nazionali. A settant'anni dalla sottoscrizione della Dichiarazione universale dei diritti umani da parte dell'Onu, l'urgenza di riaffermare i valori di fratellanza e di pari dignità tra le persone non si è mai attenuata.

La manifestazione «
Diritti a testa alta» ha denunciato apertamente le diverse maschere sotto cui si camuffa, non solo in contesti di guerra o nei regimi illiberali ma anche in Occidente, il mancato rispetto del documento approvato a Parigi nel 1948: razzismo verso i migranti, sessismo, violenza di genere e omofobia, intolleranza religiosa, sfruttamento lavorativo e sovraffollamento carcerario. Accanto ai promotori, moltissime le realtà che hanno aderito all'iniziativa fra le quali anche una numerosa delegazione della Cgil Brescia. Qui alcune immagini 

Di seguito l'appello: 

“Il 10 dicembre di 70 anni fa veniva approvata la Dichiarazione universale dei diritti umani, che indica nel rispetto degli uguali diritti di ogni essere umano il fondamento di un mondo libero, giusto e in pace.
La Dichiarazione stabilisce eguaglianza e dignità di ogni essere umano e pone in capo a ogni stato il dovere centrale di garantire a tutti di godere dei propri inalienabili diritti e libertà A oggi, non uno degli stati firmatari ha riconosciuto ai cittadini i diritti che si era impegnato a promuovere.

Nel nostro paese, la negazione nella pratica di questi diritti sta facilitando la diffusione di nuove forme di razzismo, la solidarietà è considerata reato, l’odio per il diverso prevale sullo spirito di fratellanza, l’aiuto viene tacciato di buonismo.

Oggi più che mai è urgente recuperare quei principi di umanità e di convivenza civile che sono alla base della Dichiarazione e che la retorica della paura sta cercando di smantellare.
Il 10 dicembre scendiamo in piazza per dire al mondo che stiamo dalla parte dei diritti e delle persone”.

LA LOCANDINA

Approfondimenti