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È iniziato il campo legalità 2018

Dopo l'esperienza molto positiva dello scorso anno, anche quest'anno una delegazione del sindacato bresciano parteciperà al campo legalità di Libera. Pubblichiamo il diario dalla Masseria di Afragola (NA)


Campo Legalità 2018: Afragola (NA)
26 luglio - 1 agosto 2018

Dopo l'esperienza molto positiva dello scorso anno, anche quest'anno una delegazione del sindacato bresciano parteciperà al campo legalità di Libera. Dopo l’esperienza molto positiva del Campo di Legalità di Palermo dello scorso anno, dal 26 luglio al 1 Agosto 2018, una delegazione dello SPI e della CGIL di Brescia parteciperà al Campo di Afragola (NA). Si tratta di una Masseria intitolata alla memoria di Antonio Esposito Ferraioli e, con ben 120 mila mq di terreno adibito a coltivazione di frutta e verdura, è il bene confiscato più grande della provincia di Napoli.

Pubblichiamo su questa pagina il diario di queste giornate con gli aggiornamenti e fotografie che ci arrivano giorno per giorno dai campisti. 

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PRIMO GIORNO
“Siamo con un gruppo di 13 ragazzi dai 16 ai 18 anni, provenienti da Imola. Molti di loro sono alla prima esperienza e sono animati da grande entusiasmo. Nella prima giornata al Campo di Afragola ci è stata spiegata la storia della Masseria e il progetto che si intende realizzare. La Masseria è stata assegnata nel marzo 2017 a cinque organizzazioni: Cgil di Napoli, tre associazioni e una cooperativa che ogni tre settimane svolgono assemblee aperte a cui possono partecipare tutti cittadini. Durante una di queste assemblee è stato proposto di destinare una parte del terreno agli orti sociali. Ad oggi ne sono stati assegnati ben 107: si tratta di uno dei primi tentativi di utilizzo condiviso del bene. Il rapporto con gli “ortolani” è molto positivo: la vicinanza contribuisce alla reciproca conoscenza, inoltre - ogni sera - entrano in masseria e condividono una parte del loro raccolto con la comunità.

Il progetto sulla masseria è molto diversificato e nei prossimi anni si prevede di realizzare una serie di interventi per fare crescere il bene confiscato. Ne citiamo alcuni: una casa di accoglienza per donne vittime di violenza con annesso sportello informazioni, un agriturismo, un laboratorio di trasformazione e commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli, un’area eventi con biblioteca, bar, sala ristorante e una sala convegni con 150 posti a sedere. L’inizio dei lavori è previsto per il prossimo autunno”

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SECONDO GIORNO
Trasferimento di tutto il gruppo a Scampia, dove siamo stati ospitati dalla cooperativa “L'uomo e il legno” (uno dei cinque partner del progetto Masseria). Lì i ragazzi hanno realizzato alcune targhe in legno da collocare negli orti. Abbiamo anche fatto una lunga visita nel quartiere per vedere alcune zone molto degradate come il famoso complesso residenziale “Le Vele”.
Nel pomeriggio ci siamo recati nel quartiere Ponticelli, dove tutto il gruppo ha lavorato alla pulizia di un campetto di calcio e di un giardinetto adiacenti alla chiesa e intitolati a Ciro Colonna. Dopo il lavoro abbiamo incontrato i genitori la sorella di Ciro che ci hanno raccontato la sua triste vicenda: Ciro era un ragazzo di 19 anni che il 7 giugno 2016 si trovava in un circolo con degli amici quando due camorristi sono entrati per un regolamento di conti con un altro camorrista anch'egli presente nello stesso circolo. Ciro, nella foga, perde gli occhiali e si china per raccoglierli quando uno dei due camorristi gli spara nel petto. Molto toccante la testimonianza della famiglia che da quel momento non ha mai smesso di portare avanti il suo ricordo, nella speranza che questa testimonianza serva a cambiare le cose. Significativo il fatto che una settimana dopo la morte di Ciro è stata organizzata una fiaccolata nel quartiere a cui hanno partecipato circa 2000 persone.
La sera, al rientro al campo, cena e festa negli orti in attesa dell'eclissi insieme a tutti gli ortolani.

TERZO GIORNO
La mattina è stata dedicata al lavoro nel frutteto. Insieme ai ragazzi abbiamo strappato tutte le piante infestanti che stavano soffocando i peschi piantati a marzo. Dopo pranzo i ragazzi hanno terminato le targhe da piantare negli orti. Dopo i lavori, il pomeriggio è stato dedicato all'impegno: abbiamo incontrato la moglie e la figlia di Andrea Nollino, un'altra vittima innocente della camorra, ucciso la mattina del 26 giugno 2012 da una pallottola vagante mentre stava aprendo il suo bar in una piazza di Casoria. Dopo questo incontro, abbiamo piantato tutti insieme la targa a lui dedicata nel pescheto dove si è lavorato la mattina.
Giunta la sera, dopocena, abbiamo fatto una prima restituzione, scambiandoci le impressioni di queste prime giornate alla Masseria.

QUARTO GIORNO
Mattina passata nuovamente nei campi della masseria per nuovi lavori negli orti. Nel pomeriggio ci siamo trasferiti in città per una visita nei più bei quartieri di Napoli. E per concludere al meglio la visita della giornata non si poteva evitare di gustarci un'ottima pizza tutti insieme!

QUINTO GIORNO
Mattinata nuovamente dedicata ai lavori nel pescheto; nel pomeriggio invece due momenti di formazione sul tema del caporalato/immigrazione e delle ecomafie. Con i ragazzi si è discusso di sfruttamento e di come funziona il sistema dei voucher. Sul tema sono state portate come esempio le esperienze della Flai e Fillea Cgil di Brescia. Un esponente di Libera ci ha poi spiegato come la mafia si infiltra nel business dello smaltimento dei rifiuti e gli effetti nefasti che tutto questo sistema di malaffare ha sull’inquinamento.

SESTO GIORNO
Ultima mattina di campo dedicata al lavoro e alla raccolta dei pomodori. Nel pomeriggio due interessanti incontri di formazione sul progetto della Masseria e sulla gestione dei beni confiscati. Successivamente abbiamo avuto modo di incontrare un avvocato e una psicologa di “Telefono rosa” che hanno affrontato il problema della violenza di genere. Alla sera festeggiamenti e ultimo momento di restituzione per la chiusura del campo 2018. 

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