Il vice premier, nonché ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio oggi pomeriggio ha incontrato i lavoratori della Invatec-Medtronic in presidio permanente da quattro settimane. Riportiamo la lettera aperta che le lavoratrici e i lavoratori hanno consegnato al Ministro. Sulla pagina facebook una galleria di immagini di questo pomeriggio.
Egregio Sig. Ministro Di Maio,
nel ringraziarla per la sua presenza al nostro presidio, vogliamo brevemente ricordarle la nostra situazione.
Invatec Medtronic, azienda leader nel settore biomedicale, ha annunciato, il 7 giugno scorso, la chiusura dei due stabilimenti di Roncadelle e Torbole Casaglia.
Dopo verso dato lavoratrice lavoratori e utilizzato ogni tipo di risorsa pubblica (cassa integrazione, Contratti di solidarietà e piani di riduzione del personale) scattano all'estero lasciando il disastro sociale sul nostro territorio e portando via i brevetti e le produzioni di eccellenza.
Stiamo combattendo insieme per la nostra dignità e per il nostro lavoro e rivendichiamo che non siamo merce da buttare.
CHIEDIAMO:
- Il ritiro immediato del piano di dismissione
- L'apertura di un tavolo che trovi le soluzioni per il mantenimento dei siti produttivi e dei livelli occupazionali
Signor ministro, lei e i funzionari del ministero dello sviluppo economico avete già dichiarato che non vi farete ricattare dalle multinazionali E che contrasterete lo spostamento delle aziende all’estero: a queste affermazioni ora vi chiediamo che seguono atti concreti.
NOI NON ABBIAMO PIÙ TEMPO!
Noi, 314 lavoratrici e lavoratori, continuiamo per la quarta settimana consecutiva:
- Il blocco di tutte le attività produttive dei due stabilimenti
- Il presidio permanente
Chiediamo la sua presenza al prossimo incontro del 12 luglio al MISE nel confronto tra i soggetti di rappresentanza e i vertici della multinazionale.
Confidiamo che la nostra battaglia e le nostre richieste trovino soluzione
RSU Invatec Medtronic
Cgil-Cisl-Uil Brescia
Filctem Cgil- Femca Cisl - Uiltec Uil
Assemblea dei lavoratori del presidio sindacale del 29/06/2018