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Calvisano, crolla la gru. Tragedia sfiorata

Cgil, Fillea e Fiom: La sicurezza non deve diventare una merce di scambio per competere sia fuori che dentro l’azienda la sicurezza sul luogo di lavoro deve essere garantita a prescindere, perché è un costo sociale che ha superato  i livelli di guardia


Oggi (martedì 5 giugno) a Calvisano, si è verificato l’ennesimo infortunio sul lavoro, in  un’azienda metalmeccanica  ove si stava procedendo all’ampliamento  del capannone, appaltato ad un’impresa edile che per le opere in manufatti l’aveva subappaltata ad un azienda terza che a sua volta  l’aveva riappaltata ad un’ altra azienda edile.
Le dinamiche sono al vaglio degli inquirenti ma si sa che l’autogru che doveva posizionare gli elementi prefabbricati ha ceduto ed è crollata sul capannone. Due lavoratori sono rimasti coinvolti, uno con ferite meno gravi l’altro invece con fratture più serie.
Dall’inizio dell’anno una serie ininterrotta di episodi più o meno gravi ci inquietano per le troppe volte in cui la salute e la sicurezza dei lavoratori non trova la giusta considerazione fra le priorità delle imprese e fra i maggiori responsabili degli enti preposti alle attività di prevenzione, vigilanza e controllo.
A livello nazionale fino al 30 Aprile sono 286 i lavoratori che hanno perso la vita, mentre in Lombardia  si registrano 50 morti per il lavoro nel 2017 erano 35 nello stesso periodo dell’anno.
Brescia, dall’inizio dell’anno ha visto ben 9 infortuni mortali ed è seconda solo a Milano nella triste classifica regionale.
Il fatto che gli infortuni sul lavoro, fortunatamente in questo caso non drammatico, avvengono con allarmante continuità ci fa ribadire che è un’ emergenza nazionale e che tutti i proclami che le istituzioni  fanno,  non stanno invertendo il drammatico trend.
Bisogna comprendere che la strada per una cultura sul lavoro non è sicuramente  semplice , ma alcuni passi fondamentali vanno affrontati: ad iniziare dall’intensificare i controlli, che sono sempre un ottimo deterrente per implementare la coscienza sulla sicurezza da parte di aziende e lavoratori, vanno resi certi i costi per la sicurezza che le aziende sostengono e bisogna far si che le normative vigenti siano esigibili da parte di tutti, soprattutto da parte dei lavoratori.
La sicurezza non deve diventare una merce di scambio per competere sia fuori che dentro l’azienda la sicurezza sul luogo di lavoro deve essere garantita a prescindere, perché è un costo sociale che ha superato  i livelli di guardia.
Serve forse un maggiore sforzo sinergico affinché gli investimenti in strumenti e tecnologie adeguate, in maggiore attenzione all’organizzazione del lavoro e procedure, in cultura in formazione e rispetto delle norme possano far registrare maggiore impegno ed iniziativa tali da contraddistinguere Brescia come realtà nella quale il calo di infortuni e malattie professionali diventa concreto e significativo.

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