In Italia coloro che incorrono in periodi di disoccupazione involontaria possono usufruire della Naspi, basta che abbiano lavorato 13 settimane in 4 anni. I lavoratori occupati in aziende che affrontano periodi di riduzione produttiva usufruiscono del FIS (ex cassa integrazione).
Il sistema di welfare italiano, in misura maggior o minore, viene in aiuto dei lavoratori che si ritrovano a subire periodi di mancata occupazione e quindi di mancato reddito.
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QUESTO È VERO PER TUTTI I LAVORATORI ITALIANI, MA NON PER IL PERSONALE IMPIEGATO NEGLI APPALTI DEI SERVIZI NELLE SCUOLE ITALIANE.
I servizi appaltati sono quelli:
- di pulizia, ristorazione e in molti casi ausiliariato (gli ex bidelli) assunti con contratti del Turismo o dei Multiservizi - di supporto e assistenza alla persona (“insegnanti di sostegno”)
Questi servizi sono, in grandissima parte, appaltati ad aziende/cooperative le cui dipendenti sono assunte con contratto a tempo indeterminato, ma con “sospensione estiva”.
CIÒ SIGNIFICA CHE PER 2 O 3 MESI ALL’ANNO QUESTE LAVORATRICI SONO PRIVE DI QUALSIASI REDDITO E NON RICEVONO NÈ L’INDENNITÀ DI DISOCCUPAZIONE NÈ GLI ASSEGNI FAMIGLIARI.
Per questo le OO. SS. del settore da tempo richiedono che venga estesa la possibilità di usufruire della Naspi, o di altro elemento di welfare per il personale degli appalti scolastici.
INOLTRE QUESTI LAVORATORI SONO PENALIZZATI ANCHE SOTTO IL PROFILO PENSIONISTICO, IN QUANTO PER OGNI ANNO DI LAVORO MATURANO SOLO 40/44 SETTIMANE E NON 52 SETTIMANE AI FINI DELL’ACCESSO ALLA PENSIONE.
Tutto ciò nonostante la Direttiva 97/81/CE e una successiva sentenza della Corte di Giustizia Europea disponga la non discriminazione dei lavoratori a tempo parziale ciclico e quindi che l’anzianità contributiva necessaria per l’individuazione della data relativa al diritto alla pensione debba essere calcolata come se avessero lavorato a tempo pieno.
Siamo di fronte a due discriminazione nei confronti di lavoratori (per la stragrande maggioranza donne) che per 9/10 mesi all’anno forniscono un servizio indispensabile alle famiglie italiane garantendo ristorazione, pulizia/accoglienza e il supporto all’inserimento di studenti con disabilità nelle scuole.
DISCRIMINAZIONI CHE VANNO SANATE PERCHÉ NON CI SONO LAVORATORI DI SERIE A E LAVORATORI DI SERIE B
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