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Legalità nell'edilizia, siglato il protocollo

In poco più di un anno in territorio municipale sono stati regolarizzati più di duecento lavoratori e messi sotto la lente d'ingrandimento 2.417 cantieri. Molto rimane tuttavia da fare


* Un risultato di cui «l'Amministrazione e le rappresentanze dell'intero settore edile bresciano possono andare orgogliosi». Roberto Mazzoncini, coordinatore del comitato per la legalità e la sicurezza della Loggia, ha espresso soddisfazione per un accordo frutto dell'impegno del segretario generale del Comune Carmelina Barilla, del presidente e vicepresidente della Cassa Edile, Fabio Rizzinelli e Giorgio Bruni Zani, del presidente e del direttore della sezione bresciana dell'Associazione Costruttori, Tiziano Pavoni e Alessandro Scalvi. L'intesa è stata inoltre siglata dai segretari dei tre sindacati confederali di categoria: Sara Piazza per Filca-Cisl, Raffaele Merigo per Feneal-Uil, Angelo Ardesi e Donato Bianchi per Fillea-Cgil. La prima fase del progetto iniziò nel giugno 2014, quando diversi protagonisti del mondo delle costruzioni presero atto della necessità di una collaborazione di tutti i soggetti preposti al controllo nei cantieri con lo scopo di combattere le illegalità del settore, fonti di concorrenza sleale e di insicurezza per i lavoratori, ma anche di infiltrazioni mafiose. Un'unità di intenti che si doveva concretizzare nello scambio dei dati riguardanti imprese, cantieri e lavoratori. Uno sforzo per creare una rete di informazioni e rendere più semplice l'individuazione di situazioni anomale. Da allora ad oggi il lavoro è maturato, adeguandosi alle normativa sulla privacy e allineandosi alla nuova disciplina degli appalti. Un compito necessario a monitorare soprattutto l'edilizia rivolta ai privati, essendo gli appalti pubblici supportati da regole rigide imposte dalla committenza. I primi risultati ottenuti confermano la bontà dell'iniziativa: in poco più di un anno in territorio municipale sono stati regolarizzati più di duecento lavoratori e messi sotto la lente d'ingrandimento 2.417 cantieri. Molto rimane tuttavia da fare. Basti pensare che a fine marzo nel capoluogo erano attivi 328 cantieri e che in 131 non erano presenti imprese edili. Cantieri in cui erano coinvolte 1.195 imprese, di cui 319 prive di Durc. «Il nostro obiettivo è fare adottare il protocollo al maggior numero possibile di Comuni della nostra provincia, a cominciare dai quattordici confinanti con Brescia», ha assicurato il sindaco Del Bono.

* articolo Bresciaoggi

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