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cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

Democrazia e nuova occupazione di qualità l'asse dell'unità del mondo del lavoro

L'intervento di Silvia Spera, segretaria generale Camera del Lavoro di Brescia


Il 17-18 e 19 aprile circa tre milioni di lavoratrici e lavoratori pubblici saranno chiamati al voto per rinnovare i propri rappresentanti nei luoghi di lavoro. È un appuntamento importante, un esercizio di democrazia regolato per legge che  indica durata e peso della rappresentanza sindacale. Nel privato il recente accordo tra Cgil, Cisl, Uil e Confindustria -  che prevede la certificazione del numero degli iscritti e del numero di voti ottenuto nelle elezioni delle Rsu per valutare il differente peso delle organizzazioni sindacali e datoriali - va nella stessa direzione ed è senz’altro positivo. Per la Cgil autonomia e democrazia sono infatti condizioni necessarie per realizzare l’unita del mondo del lavoro ed è partendo da tale convinzione che sosteniamo da tempo la necessità di una legge sulla rappresentanza  che assuma come vincolante il voto dei lavoratori e delle lavoratrici su piattaforme e intese.

Di fondamentale importanza è ovviamente anche il merito delle questioni.
Le politiche di questi anni, per ultimo il Jobs Act, hanno contribuito alla svalorizzazione del lavoro e hanno spostato il baricentro delle scelte esclusivamente a favore dell'impresa.  Su questo le posizioni delle confederazioni sindacali non sempre sono state unitarie ma articolate. Come Cgil abbiamo promosso la campagna sulla carta dei diritti dei lavoratori e la relativa proposta di legge di iniziativa popolare sostenuta da oltre un milione di firme. Dopo il voto del 4 marzo la Cgil ha nuovamente chiesto che il parlamento assumesse e discutesse tale proposta ed è positivo che il neo presidente della Camera Roberto Fico abbia accolto la nostra richiesta, ridando valore e centralità al Parlamento.

Se il diritto del lavoro ha puntato solo su flessibilità ed erosione dei diritti, le politiche industriali e per l’occupazione, quando ci sono state e salvo rare eccezioni, hanno avuto allo stesso tempo solo una logica grossolanamente quantitativa, lasciando purtroppo sullo sfondo qualità e innovazione della ripresa.

Politiche industriali, welfare di qualità, innovazione e infrastrutture sostenibili, lavoro di qualità, sicurezza nei luoghi di lavoro, democrazia e rappresentanza dei lavoratori sono i punti cardine per la Cgil su cui costruire l’unità del mondo del lavoro.

Brescia nella storia sindacale ha sempre rappresentato una peculiarità nel quadro delle relazioni industriali e sindacali, è stata un laboratorio progettuale di ricerca dell’unità sindacale slegata dai partiti, un soggetto politico che ha saputo interloquire con tutto il paese. È in tale perimetro che la Cgil, anche a livello territoriale, ha intenzione di continuare a muoversi, non altro.

Silvia Spera
segretaria generale Cgil Brescia

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