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cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

Nozze Lgh-A2A, dossier alla Corte dei Conti

Non c'è stata la gara. Cgil: se emergeranno comportamenti non consoni, chi li ha adottati dovrà assumersene tutte le responsabilità. Nell'interesse delle società, patrimonio collettivo, dei cittadini e dei lavoratori


L’Autorità nazionale anticorruzione aveva già «censurato» la vendita del 51% di LGH ad A2A senza una «necessaria» gara pubblica. Ora arriva il passo successivo: il dossier passa alla Corte dei Conti, che aprirà un relativo procedimento. Perché sullo sfondo si potrebbe prefigurare un possibile danno erariale per i Comuni soci, tra i quali i bresciani afferenti in Cogeme (società interamente pubblica che ha ancora il 15% di Lgh). Le conclusioni tratte dall’Anac retto dal magistrato Raffaele Cantone sono inequivocabili: «L’operazione potrebbe non integrare la massima valorizzazione economica delle azioni che avrebbe potuto ottenersi con una procedura ad evidenza pubblica, funzionale alla cessione delle stesse sul mercato».

qui la nota della Camera del Lavoro di Brescia
La notizia che la vendita del 51% di LGH ad A2A senza gara pubblica finisce al vaglio della Corte dei Conti per il possibile danno erariale è la conseguenza della censura sulle modalità dell'operazione già fatta dall'Autorità nazionale anticorruzione. Che ci siano controlli e verifiche, viste le ricadute possibili per cittadini e lavoratori delle società interessate, è positivo. Stiamo parlando di società a forte partecipazione pubblica (oltre che quotate in borsa), che devono avere un di più di trasparenza. Ovvio che, se emergeranno comportamenti non consoni, chi li ha adottati dovrà assumersene tutte le responsabilità. Nell'interesse delle società, patrimonio collettivo, dei cittadini e dei lavoratori.
Camera del Lavoro di Brescia

Di seguito la nota della Filctem Cgil Brescia
Abbiamo sempre pensato che la gestione dei servizi pubblici dovesse essere garantita da società pubbliche e che il radicamento nel territorio di tali società come espressione delle comunità fosse un valore aggiunto.
Abbiamo anche sempre pensato che i servizi per essere offerti con qualità dovessero essere gestiti in modo industriale e solidale dove capacità,
professionalità e risorse per gli investimenti nonché la trasparenza delle azioni societarie esercitate dai soci fossero il vero biglietto da visita di chi si candida a gestire i beni comuni. Tutto questo lo pensavamo e lo pensiamo anche oggi.
Di aggregazioni ne vediamo tutti i giorni e il nostro ruolo è teso a garantire i diritti dei lavoratori, che sono il vero patrimonio di queste società e nel contempo cerchiamo di fare in modo che queste nuove società abbiano strutture organizzative tali da tutelare al meglio pure i cittadini/utenti. Oggi appuriamo che l’Autorità nazionale Anticorruzione (ANAC) boccia definitivamente l’operazione di vendita di quote di LGH verso A2A affermando che tale operazione non è corretta perché la cessione delle quote sarebbe dovuta avvenire attraverso una gara pubblica.
Riteniamo che se qualcuno non ha operato nel rispetto delle norme debba assumersi le piene responsabilità perché gestire la “ cosa” pubblica deve essere fatto nel rispetto delle norme e delle leggi perché le scelte sbagliate inoltre ricadranno sui cittadini e sui lavoratori di queste società.

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