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cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

Enti locali, finalmente il contratto

Dopo quasi dieci anni di attesa, è stato firmato (mercoledì 21 febbraio) a Roma, nella sede dell’Aran, il rinnovo del contratto nazionale per il comparto delle funzioni locali. “Un contratto di valore, che produce miglioramenti concreti per le lavoratrici e i lavoratori” commenta il segretaria generale Fp Cgil Serena Sorrentino. L’aumento è di 85 euro mensili (pari al 3,4 per cento), che sarà versato a partire dallo stipendio di marzo, cui si aggiungono un incremento delle risorse destinate alla contrattazione integrativa e la rivalutazione del sistema indennitario.


Dopo quasi dieci anni di attesa, è stato firmato (mercoledì 21 febbraio) a Roma, nella sede dell’Aran, il rinnovo del contratto nazionale per il comparto delle funzioni locali. “Un contratto di valore, che produce miglioramenti concreti per le lavoratrici e i lavoratori” commenta il segretaria generale Fp Cgil Serena Sorrentino. L’aumento è di 85 euro mensili (pari al 3,4 per cento), che sarà versato a partire dallo stipendio di marzo, cui si aggiungono un incremento delle risorse destinate alla contrattazione integrativa e la rivalutazione del sistema indennitario.


Il nuovo contratto prevede un’ulteriore categoria economica per ogni area, la definizione delle sezioni speciali per la Polizia locale, la previsione della costituzione della sezione per il settore educativo, nonché un rinvio per poter rivedere il sistema di classificazione. Inoltre, rimane la normativa di miglior favore sul turno festivo infrasettimanale. Per quanto riguarda specificamente la Polizia locale, viene dato più valore alle lavoratrici e ai lavoratori del comparto grazie all'introduzione di un'indennità di funzione legata al grado.

Tornando ai contenuti del contratto, la Fp Cgil evidenzia che è stato realizzato “un reale e visibile aumento dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, con un avanzamento complessivo degli istituti del rapporto di lavoro: permessi, congedi, ferie, malattia”. Le ferie, ad esempio, potranno essere sospese in caso di lutto e, in via sperimentale, potranno essere fruite a ore. Per concludere, “più materie andranno alla contrattazione integrativa, dando finalmente più potere alle Rsu”.

Per la Funzione pubblica della Cgil, quindi, grazie “alla mobilitazione messa in campo in questi anni abbiamo raggiunto un grande risultato, che mette insieme salario, diritti e contrattazione”. Un risultato, conclude la categoria sindacale, che su questi punti “produce un deciso avanzamento, che chiude definitivamente questi dieci anni e che ci proietta avanti, riconoscendo il valore di chi garantisce servizi pubblici: per tutti, tutti i giorni”. Qui i dettagli

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