«Nell’intesa raggiunta in Germania c’è un dato positivo: l’aumento salariale del 4,3% che va ben oltre il tasso di inflazione - spiega Francesco Bertoli, segretario della Fiom Brescia al Giornale di Brescia nell'approfondimento dedicato all'accordo raggiunto in Germania -. L’intesa ha un duplice merito: riporta il contratto collettivo a discutere di riduzione di orario e scalfisce il concetto di flessibilità oraria ad uso e consumo delle imprese, col principio che sono i lavoratori a poter decidere». L’accordo pilota nel Baden-Württemberg potrebbe essere esteso a tutta la Germania. «Questo aspetto è rilevante, - chiosa Bertoli -. In Italia la contrattazione si è spostata sempre più a livello territoriale e aziendale. Dobbiamo ristabilire equilibrio, riportare al centro il contratto nazionale».