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cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

Malati cronici,«l'adesione è libera e volontaria»

Lo sottolinea una nota di Camera del Lavoro, Fp e Spi Cgil Brescia in merito alla riforma della sanità voluta dalla Regione Lombardia. «Il nuovo modello rappresenta un rischio concreto di un ulteriore ridimensionamento  della sanità pubblica»


Come introdotto dalla L.R. 23/2015 (Riforma Sanitaria della Lombardia) e successive delibere attuative, a partire dal 15 gennaio 2018, i malati cronici residenti in Lombardia, riceveranno dalla Regione una lettera con la quale viene comunicata l’attivazione del nuovo modello di “presa in carico dei pazienti cronici e/o fragili”.

E’ utile fin da ora precisare alcuni aspetti importanti.
Innanzitutto va sottolineato che la scelta se aderire o meno al  modello di “presa in carico” E’ ASSOLUTAMENTE LIBERA E VOLONTARIA e per chi decidesse di non aderire non cambierà nulla.
Tuttavia, considerando la delicatezza del tema, si consiglia di rivolgersi al proprio medico di base per tutti gli approfondimenti e per poter esercitare una scelta consapevole nel rapporto di fiducia con quest’ultimo.

Per quanto riguarda invece l’impatto sul sistema sanitario, riteniamo che questo nuovo modello rappresenti un rischio concreto di un ulteriore ridimensionamento  della sanità pubblica e che dietro il principio della libera scelta del malato, si nasconda in realtà un  meccanismo che favorisce la sanità privata. Il malato viene lasciato a se stesso in una decisione che presuppone, in molti casi, una valutazione tutt’altro che facile per la propria condizione.

Su questo tema, come CGIL – CISL – UIL Brescia, unitamente ai sindacati unitari della Funzione Pubblica e dei Pensionati, abbiamo chiesto e siamo tutt’ora in attesa di un incontro con ATS Brescia e con le  3 ASST (Civile Garda Franciacorta)   per discutere le modalità operative di questo nuovo sistema di presa in carico del paziente Cronico che potrebbe avere serie ripercussioni sia sul budget delle strutture pubbliche che sulle liste di attesa

Per questo consideriamo necessario mantenere aperto un confronto con Regione Lombardia sulla base di un monitoraggio di questa sperimentazione.

Lo scopo deve essere quello di trovare soluzioni positive in grado di migliorare la condizione dei pazienti cronici e fragili per i quali, l’accesso alle cure deve essere facilitato e garantito al di la della scelta  di aderire o meno a questo nuovo sistema.

Gennaio 2018  

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