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cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

Silvia Spera è la nuova segretaria generale della Camera del Lavoro di Brescia

Nuova segreteria a quattro con Girelli, Trapletti e Flavio Squassina. Rassegna stampa e relazione


Nuova segreteria a quattro - con lei ne fanno parte Oliviero Girelli, Federica Trapletti e Flavio Squassina - «nell’ottica di una gestione unitaria». La proposta ad Aib, Cisl e Uil: «Un ambito di analisi per discutere di politiche industriali e attive, ricerca e innovazione». Giudizio positivo sulla giunta Del Bono. Nel 2018 la presentazione di un progetto di efficientamento energetico della sede di via Folonari

qui la rassegna stampa
articolo Giornale di Brescia
articolo Bresciaoggi
articolo Corriere della Sera - Brescia

Silvia Spera, eletta martedì 19 dicembre dall'assemblea generale della Camera del Lavoro, è la nuova segretaria generale della Cgil di Brescia. Subentra a Damiano Galletti, segretario della Camera del Lavoro dal 2010, il quale ha raggiunto i requisiti per andare in pensione. L'assemblea generale ha eletto anche la nuova segreteria: oltre a Silvia Spera, della nuova segreteria fanno parte  Oliviero Girelli (confermato), Federica Trapletti (confermata) e Flavio Squassina, 53 anni, un lungo percorso nella Fillea Cgil (gli edili) e dal 2015 in Camera del Lavoro come responsabile del settore artigiano.

«Una segreteria che passa da 5 a 4 componenti - ha detto Silvia Spera -, nell’ottica di una gestione unitaria della Camera del Lavoro in previsione anche dell’appuntamento congressuale che tutti ci auspichiamo unitario».

Nella sua relazione (qui il testo integrale) Silvia Spera ha puntato l'attenzione sulle profonde trasformazioni in atto nel mondo produttivo e sociale. «In questi anni - ha ricordato - noi siamo stati in campo per valorizzare il lavoro rafforzandone  i diritti, estendendoli, evolvendoli, innovandoli. Con la  Carta dei Diritti abbiamo presentato una risposta organica, innovativa, abbiamo dimostrato di avere una visione del Paese che rimette al  centro i diritti e la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori». Le nuove tecnologie - ha osservato - aprono scenari e sfide nuove, dove immaginare il futuro è più difficile: «La tecnica non è neutra, i processi ed i cambiamenti ad essa collegati vanno governati, non dobbiamo averne paura ma abbiamo l’obbligo di comprenderne la natura, avere capacità di analisi ed essere in grado di elaborare su questo terreno un autonomo pensiero collegato al nostro agire sindacale». Silvia Spera ha osservato che le associazioni imprenditoriali stanno offrendo servizi e sostegni alle imprese, dicendosi però convinta che «la trasversalità e la complessità del passaggio richiedano il coinvolgimento di tutti gli attori».

Di qui la proposta - all'Associazione Industriale Bresciana e a Cisl e Uil - «di  costituzione di un ambito di analisi, ricerca e proposta condiviso, aperto alle diverse realtà istituzionali e non», per indirizzare e sperimentare percorsi di politiche attive, politiche industriali utili ad attrarre investitori e investimenti, per sostenere ricerca e innovazione. Tale proposta «chiama in causa anche i rapporti unitari tra le tre organizzazioni sindacali, in un momento in cui lo stato dei rapporti è sfilacciato dopo le divisioni aperte nel confronto sulle pensioni».

«Quanto accaduto - ha osservato - ripropone con forza il tema della rappresentanza e la necessità di  precise regole democratiche, dove nella definizione delle piattaforme e degli accordi diventa vincolante il voto delle lavoratrici e dei lavoratori. Damiano Galletti in questi anni ha tessuto e favorito la crescita dei rapporti unitari, alcuni passi  sono stati fatti, altri hanno registrato un freno. Noi proseguiremo nel confronto, tenendo come riferimento il merito delle questioni, non possiamo e non dobbiamo  però nasconderci che il tema del lavoro e delle sue complessità sono un terreno dove l’unità sindacale registra molte difficoltà». Perché l’unità è un fattore importante, «ma l’unità come somma delle tre organizzazioni non dà conto del peso, della rappresentanza, della linea sindacale che si esprime e forse è arrivato il momento di pensare all’unità di azione e quindi cominciare a immaginare un sindacato unico, dentro un quadro preciso di regole di democrazia e di rappresentanza». Il rapporto con la politica proseguirà improntato all'autonomia di pensiero ed azione, così come è sempre stato nella pratica sindacale. Ed è proprio partendo «dall'autonomia che ci contraddistingue che non possiamo non dare un giudizio complessivamente positivo sulla giunta uscente: Brescia è cambiata, è cambiata in meglio, il lavoro di ricomposizione sociale inclusivo, a cui anche noi abbiamo contribuito, è stato esercitato nel solco della tradizione democratica e antifascista che contraddistingue la nostra città».


Uno sguardo all'organizzazione, all'idea di confederalità che urge ridefinire e rilanciare: «Il nostro rinnovamento passa anche da qui, la Camera del Lavoro di Brescia ha sempre dato e continuerà a dare un contributo. Proseguiremo nella sperimentazione con progetti di sostegno alle categorie e ai servizi, abbiamo in cantiere un progetto di reinsediamento concordato con la categoria Funzione Pubblica all’Ospedale Civile, la più grande azienda bresciana, dove la nostra presenza è marginale, in previsione delle imminenti elezioni RSU». Rinnovamento che passa anche dallo stesso edificio che ospita la camera del Lavoro: «La cura dell’ambiente chiama in causa direttamente anche noi, le nostre abitudini, i nostri ambiti: per questa ragione a breve, in un prossimo direttivo, presenteremo un progetto di efficientamento energetico, studiandolo in collaborazione con A2A, per la nostra sede di via Folonari». Infine l'invito a fare in modo che «le nostre sedi sindacali tornino ad essere le sale dei consigli di fabbrica  delle grandi imprese, luoghi dove la cultura e la nostra storia crescano e si confrontino con il mondo. Luoghi dove competenze, saperi e politica si intrecciano, dialogano tra loro, rispondono ai tanti e sempre più articolati bisogni». Sapendo che, così ha concluso, «che rappresentare le condizioni materiali di coloro che lavorano e che hanno lavorato è il cuore della nostra azione sindacale, è la caratteristica del nostro agire che dà continuità alla nostra storia, è il filo conduttore con cui affrontare le nuove sfide legate all’innovazione non solo tecnologica ma anche sociale. Vogliamo avere lo sguardo rivolto al futuro».

Un ringraziamento da parte di Silvia Spera - «conscia del fatto che il ruolo assegnatole sia pieno di sfide e responsabilità, di valore e di opportunità nel rappresentare l’insieme della Camera del lavoro di Brescia» - e di tutti gli intervenuti all'assemblea è stato fatto ovviamente a Damiano Galletti e alla segreteria uscente.

Silvia Spera
Cinquantaquattro anni, sposata con due figli, Silvia Spera è componente della segreteria della Camera del Lavoro di Brescia dal 2011. Dipendente del Comune di Brescia in aspettativa, nel 1992 viene chiamata a ricoprire il ruolo di funzionaria sindacale in Fiom-Cgil. Segue le zone della città, del Garda, della Val Trompia, della bassa bresciana. Dal 2001 al 2003 entra a far parte della segreteria Fiom guidata da Osvaldo Squassina. Successivamente responsabile dell'ufficio Fallimenti e dell'ufficio Vertenze della Fiom, nel gennaio 2011 entra a far parte della segreteria Cgil guidata da Damiano Galletti con il ruolo di responsabile della contrattazione nazionale, articolata e decentrata delle categorie.

Flavio Squassina
Cinquantatre anni, ha iniziato ha lavorare in edilizia dal 1981. nel corso degli anni ottanta ha svolto l'attività di delegato sindacale alla Soce. Nel giugno del 1991 inizia la collaborazione in Fillea Cgil come funzionario sindacale. Dal 2001 al 2003 è funzionario in Fiom Cgil, rientra successivamente in Fillea dove vi resta fino alla fine del 2014, prima come funzionario e successivamente come componente della segreteria. Dal 2015 è responsabile sindacale del settore artigiano della Camera del Lavoro.

Federica Trapletti
Quarantotto anni, sposata con due figli, Federica Trapletti ha iniziato a lavorare nel 1991 all'Italpresse Industria Srl di Capriano del Colle come impiegata. Delegata Fiom Cgil nella stessa azienda dal 1998, dal 2004 diventa funzionario Fiom responsabile della zona Ovest della provincia, dal 2012 entra a far parte della segreteria Fiom con delega all'organizzazione e al coordinamento della zona di Manerbio.

Oliviero Girelli
Cinquantasei anni, operaio metalmeccanico, dal 1992 in Fiom Cgil (prima come funzionario e poi come segretario organizzativo), in Camera del Lavoro da fine 2010, di cui è segretario organizzativo dal dicembre 2012.

(sopra, da sinistra: Oliviero Girelli, Silvia Spera, Federica Trapletti, Flavio Squassina)

(sopra: Silvia Spera)

(sopra, da sinistra: Silvia Spera con il segretario uscente Damiano Galletti)

(sopra: Silvia Spera con Galletti e la segreteraia generale regionale Elena Lattuada)

 

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