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cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

Sciopero Trasporti e logistica, altissime adesioni

«Primo importante risultato da parte del personale viaggiante dell’autotrasporto, a sostegno di un rapido e positivo rinnovo del contratto nazionale unico»


“Adesioni che vanno dall’80% fino a raggiungere, salvaguardando i servizi minimi essenziali previsti per legge, la totalità dell’astensione dal lavoro”. È quanto riferisce la Filt Cgil in merito al primo (venerdì 27) dei tre giorni di stop che riguarda l’autotrasporto di carburante, medicinali, prodotti alimentari di prima necessità ed animali vivi e che proseguirà il 30 ed il 31 ottobre nella logistica e nella spedizioni delle merci.

“Quello di oggi - sostiene la segretaria nazionale della Filt Cgil Giulia Guida - rappresenta un primo importante risultato da parte del personale viaggiante dell’autotrasporto, a sostegno di un rapido e positivo rinnovo del contratto nazionale unico di settore della Logistica, Trasporto Merci e Spedizione e contro le richieste delle parti datoriali sulla riduzione di diritti acquisiti, dei salari e delle attuali tutele contrattuali in merito a indennità di trasferta, quattordicesima e ferie. E’ necessario invece qualificare e valorizzare sempre di più il lavoro e quindi un contratto che sia riferimento per un settore strategico”.

Tre gli obiettivi chiari:

1) Dare dignità nel Contratto Nazionale ai driver,  i lavoratori che attraverso i furgoni consegnano nelle case i prodotti acquistati telematicamente e i rider, i lavoratori della consegna a domicilio con bicicletta. Chiediamo una revisione completa della declaratoria delle mansioni contrattuali affinché queste due nuove figure possano trovare cittadinanza nel Contratto Nazionale e il giusto riconoscimento della propria professione.

2) Una normativa Contrattale chiara per facilitare le reinternalizzazione di tutte quelle lavorazioni che nel corso degli anni le aziende hanno appaltato e subappaltato perdendo il controllo dei processi di lavorazione e peggiorando le condizioni del servizio ai clienti e le condizioni dei lavoratori. Lunghe catene di appalti e subappalti in cui si annidano i peggiori fenomeni di illegalità del settore.

3) Il giusto riconoscimento economico di tutte le professionalità del settore che hanno consentito in questi anni alle aziende di attraversare la crisi economica e di produrre utili.

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