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Dati Istat su occupazione, Cgil: si conferma ripresa fragile

«Bisognerebbe aumentare gli investimenti, a partire da quelli pubblici, unica via per generare occupazione giovanile, in particolare nella ricerca, nell’innovazione, nel welfare e nell’ambiente»


“I numeri confermano le difficoltà dettate da una ripresa fragile, congiunturale, fondata su un incremento dell’occupazione che è in grossa parte precaria e che non premia i giovani”. Così la segretaria confederale della Cgil Tania Scacchetti commenta i dati su occupati e disoccupati in agosto diffusi dall’Istat. “La prima scelta che bisognerebbe fare è aumentare gli investimenti, a partire da quelli pubblici" continua l'esponente sindacale: "È l’unica via per generare occupazione giovanile, in particolare nella ricerca, nell’innovazione, nel welfare e nell’ambiente. Gli investimenti sono la leva per far ripartire la domanda e puntare su una crescita di qualità”.

Per Tania Scacchetti “continuare sulla sola strada della decontribuzione è sbagliato e, come dimostrano i dati, non serve a sostenere i contratti stabili, condizione invece ineludibile, soprattutto in una situazione in cui vi sono seri problemi di tenuta degli ammortizzatori sociali in vigore. Permangono strumenti come gli stage e i tirocini che, in assenza di limitazioni, sono utilizzati in alternativa alle forme contrattuali”. La segretaria confederale Cgil rimarca il "moltiplicarsi di ipotesi su cui attendiamo venga fatta chiarezza e si riapra il confronto. Tra queste apprezziamo quella di sostenere l'apprendistato come forma prevalente di ingresso nel mercato del lavoro per i giovani. Ma sarebbe utile, vista l'esplosione dell'utilizzo dei tempi determinati, prevedere dei vincoli al loro utilizzo”.

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