via Fratelli Folonari, 20 - Brescia Centralino 030.37291
cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

Accoglienza profughi, inchiesta bresciana. Galletti (Cgil): «Bene, chi lucra sulla gestione infanga anche le realtà che lavorano in modo trasparente»

La settimana prossima si riunirà in prefettura «una task force» che coordinerà le attività di «ispezione nelle diverse strutture di accoglienza». A riferirlo è lo stesso prefetto, Annunziato Vardè. L’intenzione, quindi, è di accertare che tutti i requisiti fissati nel bando vengano rispettati


* La realtà dell’accoglienza dei richiedenti asilo finisce nell’occhio del ciclone. La Procura di Brescia ha aperto un’inchiesta. C’è un fascicolo con l’ipotesi di reato di truffa ai danni dello Stato. Verifiche ad ampio raggio in tutta la provincia: solo nella giornata di ieri sono stati effettuati 40 controlli. Viaggio nella rete di assistenza con profughi anche nelle case abusive.

La settimana prossima si riunirà in prefettura «una task force» che coordinerà le attività di «ispezione nelle diverse strutture di accoglienza» dei richiedenti asilo. A riferirlo è lo stesso prefetto, Annunziato Vardè. L’intenzione, quindi, è di accertare che tutti i requisiti fissati nel bando vengano rispettati. Già oggi, viene controllato il certificato antimafia e la fedina penale di chi vuole occuparsi di profughi, ma è pur vero che la verifica sugli appartamenti messi a disposizione viene sempre fatta ex post, dopo l’assegnazione. Certo, quando arrivano 200 profughi in pochi giorni, non è semplice trovare loro vitto, alloggio e qualcuno che li segua. Ma questo meccanismo, in passato, ha generato degli illeciti: più di una volta le forze di polizia locale hanno trovato negli appartamenti più richiedenti asilo di quanti ce ne potessero stare. Un escamotage, quello adottato da alcuni gestori, magari per ridurre le spese. E lucrare sull’accoglienza. Ecco perché l’intenzione del nuovo prefetto di avviare delle ispezioni potrebbe ridurre gli illeciti. Anche se, sullo sfondo, resta un nodo, di natura quantitativa: quest’estate assisteremo a numerosi sbarchi, perciò da 3 mila i profughi nella nostra provincia potrebbero raggiungere quota 3.600. E se non ci saranno posti a sufficienza, come si farà? Oggi, poco meno della metà dei profughi trovano accoglienza in cooperative, enti no-profit e realtà del Terzo settore che chiedono alla Procura di «andare fino in fondo» con le indagini. «Se ci sono elementi, è assolutamente importante che si indaghi. Bisogna fare pulizia all’interno di un mondo che è sorto intorno al tema dell’accoglienza. Dopo Mafia Capitale – spiega Damiano Galletti, segretario della Camera del Lavoro – è evidente che chi lucra sulla gestione dei profughi può arrivare a infangare tutte quelle realtà e quelle cooperative che lavorano con la massima trasparenza». Galletti, che è anche presidente della Cooperativa Puerto Escondido (Calvagese), ritiene che non si possano giustificare gli illeciti di chi sfrutta «persone deboli come i rifugiati». Perciò, è il suo invito, «si faccia chiarezza».

* articolo di Matteo Trebeschi  sul Corriere della Sera, dorso bresciano

Approfondimenti