via Fratelli Folonari, 20 - Brescia Centralino 030.37291
cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

Torna il rischio voucher, Cgil mobilitata. Iniziativa in prefettura anche a Brescia

Quello che era uscito dalla porta grazie alla campagna referendaria della Cgil e al successivo decreto del governo convertito in legge dal Parlamento, ora rischia di rientrare dalla finestra della manovra correttiva in questi giorni all’esame del Senato.


Torna il rischio voucher. Quello che era uscito dalla porta grazie alla campagna referendaria della Cgil e al successivo decreto del governo convertito in legge dal Parlamento, ora rischia di rientrare dalla finestra della manovra correttiva in questi giorni all’esame del Senato. Tra i vari emendamenti presentati in commissione Bilancio al Senato spiccano infatti i “ritocchi” che aprono la strada a nuove forme di buoni lavoro, dai coupon per il “lavoro breve” proposti da Ap, alla “card” per il lavoro saltuario ipotizzata dalla Lega, al “libretto famiglia” suggerito dal Pd. E il senatore Maurizio Sacconi individua proprio nella “manovrina” il “veicolo utile” che “consenta a tutte le imprese, piccole e grandi, una agevole regolazione dei lavori brevi la cui esigenza si manifesta con poco preavviso”.

“Se dalla manovra di aggiustamento di bilancio usciranno norme che non sono in coerenza con l'intervento che ha abolito i voucher – dice la nota Cgil -valuteremo tutte le iniziative di contrasto possibili, a partire da un nuovo coinvolgimento della Corte di Cassazione”. Oggi a Brescia, come in molte città italiane, ci sono state iniziative di protesta davanti alle prefetture.

qui sotto, la lettera consegnata in prefettura dal segretario della Cgil Brescia Damiano Galletti.

Illustrissimo prefetto,

se dalla manovra di aggiustamento di bilancio usciranno norme che non sono in coerenza con l'intervento che ha abolito i voucher, la Cgil valuterà tutte le iniziative di contrasto possibili, a partire da un nuovo coinvolgimento della Corte di Cassazione.
È inaccettabile che una manovra che dovrebbe correggere i conti sia diventata lo strumento per negare le ragioni di milioni d'italiani, che con le loro firme hanno permesso di indire i referendum e che tutto ciò avvenga dopo la decisione di abolizione dei voucher assunta pochi giorni fa dallo stesso Parlamento e l'annullamento dell'appuntamento referendario deciso dalla Consulta in considerazione del superamento delle richieste in esso contenute.
È evidente il tentativo, nemmeno malcelato, di rispondere alla soppressione di uno strumento che era diventato una delle forme estreme di precarizzazione, con altre forme precarie, poco chiare nei limiti di utilizzo e soprattutto rivolte anche alle imprese e alle amministrazioni pubbliche, oltre che alle famiglie.
Le norme per il lavoro stagionale ci sono tutte, le norme per il lavoro a termine ci sono tutte, le norme per il lavoro temporaneo e di breve periodo ci sono tutte. Il Governo deve intervenire con chiarezza e aprire un confronto per normare il lavoro occasionale in ambito familiare, come proposto nella nostra Carta dei diritti universali, e discutere delle modalità di flessibilità già possibili oggi per le imprese senza doversene inventare ogni giorno di nuove.

Camera del Lavoro di Brescia

Approfondimenti