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13 maggio, a 39 anni dall'approvazione della legge 180

La lettera del Forum Salute mentale di Brescia inviata ai quotidiani locali nell'anniversario della norma che aboliva i manicomi e istituiva i Servizi territoriali per la cura


Caro Direttore,
tra poco sarà il 13 Maggio e noi del Forum Salute Mentale di Brescia desideriamo farle conoscere Marco Cavallo, il grande cavallo azzurro come il cielo quando è azzurro che di più non si può….Per chi non lo ricordasse il 13 maggio di 39 anni fa veniva approvata in Parlamento la legge 180, la legge che chiudeva i Manicomi ed istituiva i Servizi Territoriali per la cura, l’assistenza ai malati di patologia mentale ed alle loro famiglie. Fu una legge di mediazione fra la spinta radicale di Basaglia e dei “ basagliani” e le altre forze rappresentate in Parlamento; ciononostante fu ed è una legge di grande civiltà perché sottrasse all’isolamento ed alle torture migliaia di pazienti restituendo a quelle donne ed ai quegli uomini dignità umana, rendendole/i soggetti portatori di diritti , primo fra tutti il diritto alla cura. Bene….. Marco Cavallo è divenuto simbolo di quella che è stata definita l’unica vera rivoluzione del XX secolo  perché alle idee si unì la pratica quotidiana che portò alla realizzazione degli obiettivi che si era preposta: abolire i Manicomi, abolire una delle più grandi vergogne del mondo occidentale. Ci dirà che però, oggi, in Italia i servizi psichiatrici non sono così buoni come li si sarebbe voluti: ha ragione ma le leggi e le politiche regionali che avrebbero dovuto dare attuazione alla riforma non sempre, anzi troppo spesso, non sono andate nello spirito della stessa.....Per esempio nella nostra Regione molta parte dei finanziamenti (che comunque non raggiungono il 5% previsto della spesa sanitaria ma sono al 3,5% ) sono stati destinati alla creazione di posti letto anziché a rinforzare le équipes ed i servizi territoriali. Nel nostro Dipartimento di Salute Mentale, addirittura, le équipes territoriali sono state depauperate di figure professionali fondamentali: i medici sono precari, assistenti sociali ed educatori ridotti sotto i minimi consentiti ed i servizi sono aperti ancora in orari di ufficio quando ormai è comprovato che, un servizio adeguatamente funzionante, dovrebbe essere aperto almeno 12 ore al giorno per 7 giorni alla settimana. Inoltre non si è dato neppure seguito alle disposizioni che prevedono l’assunzione di ulteriore personale preposto alla presa in carico di pazienti dimessi dagli Ospedali Psichiatrici Giudiziari finalmente chiusi. Tutto è stato concentrato nel reparto ospedaliero ( Spdc ) e le cure sono ridotte all’esclusivo uso di psicofarmaci …….ma non solo: nei due Spdc che afferiscono al DSM di Brescia, Brescia e Montichiari, i farmaci frequentemente sono accompagnati da pratiche di contenzione fisica, da limitazioni della libertà personale a causa delle porte perennemente chiuse a chiave ed a Montichiari è stata ripristinata su larga scala l’antica pratica violenta dell’elettroshock. Siamo tornati indietro nel tempo, gli amministratori regionali e locali, i dirigenti dei servizi psichiatrici si sono scordati che i pazienti, affetti da malattia mentale, sono cittadini a tutti gli effetti che godono del diritto alla cura ed alla miglior cura; si sono scordati che le famiglie, al cui interno c’è una sofferenza psicologica, necessitano di sostegno ed accompagnamento; si sono scordati che il problema va risolto lì dove è nato, attivando le risorse locali e relazionali e che la separatezza, di memoria manicomiale, non produce salute ma genera mostri. Si spendono molti denari pubblici senza fornire servizi adeguati alla popolazione. Pensi, direttore: I Centri Psico Sociali, i servizi territoriali per eccellenza secondo la legge lombarda, che dovrebbero costituire servizi di prossimità, a Brescia, due su tre, sono stati collocati nello stesso stabile….su due piani diversi!
Bene,  Il Forum Salute Mentale di Brescia dice NO a tutto questo e continuerà ad adoperarsi perché a chi soffre di disturbi mentali vengano garantiti tutti i diritti: alla cura, alla casa, al lavoro…… e Marco Cavallo? Marco Cavallo sarà a Brescia il 17 giugno e parteciperà al BresciaPride per testimoniare, ancora una volta, la necessità di un mondo più giusto, più accogliente…… per rinverdire la memoria degli smemorati e nutrire la speranza in un futuro di eguali.

Forum Salute Mentale di Brescia
Gloria Baraldi                  
Carla Ferrari Aggradi     
Silvia Galli                        
Luciano Pedrazzani        

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