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Comune di Brescia, dipendenti in assemblea: «Servono assunzioni, basta con le esternalizzazioni». E il 18 maggio sarà sciopero

Auditorium di San Barnaba affollato in mattinata, poi in 400 sotto la Loggia in concomitanza con il consiglio comunale


Mancate assunzioni, esternalizzazione dei servizi, relazioni sindacali a livelli minimi. Sono diverse le ragioni del malumore per i dipendenti Comune di Brescia, oggi (giovedì 4 maggio) riuniti in assemblea al San Barnaba e poi sotto la Loggia, in concomitanza con il consiglio comunale. «L’Amministrazione ha continuato a decantare alla cittadinanza il livello di eccellenza dei servizi resi all’utenza - si legge in una nota delle Rsu -, dimenticandosi di aggiungere che tale livello si è retto e si regge esclusivamente sulla professionalità e sulla dedizione dei dipendenti che sono sempre di meno (complessivamente 200 dipendenti in meno nell’arco di un triennio) e sempre più anziani». «Se non vi sarà una decisa inversione di rotta sulle assunzioni - prosegue il comunicato - bisognerà avere il coraggio di dire alla cittadinanza che alcuni servizi non potranno più essere garantiti, o almeno allo stesso livello. Basta promesse, chiediamo che l’Amministrazione apra una nuova fase concorsuale tale da  garantire, attraverso la formazione di nuove graduatorie da cui attingere, l’accesso di personale giovane, motivato ed immediatamente disponibile. Chiediamo inoltre una nuova fase nei rapporti sindacali nel rispetto delle norma, dei lavoratori e dei loro rappresentanti. qui il comunicato

Qui sotto l'articolo di Bresciaoggi

Dipendenti del Comune di Brescia ieri mattina in San Barnaba hanno dato vita ad una assemblea partecipata da circa 400 persone, circa un terzo dell'organico comunale. Al termine è stato proclamato lo sciopero per il 18 maggio, giorno della partenza della Mille Miglia. Inoltre i dipendenti hanno deliberato il blocco degli straordinari a partire da lunedì. Al termine dell'assemblea i partecipanti hanno portato i loro striscioni sotto Palazzo Loggia. Al centro dello scontro col Comune diversi punti, ma in particolare le assunzioni. Il personale - lamenta la Rsu - ha perso in tre anni 200 unità, rimpiazzate solo in una piccola parte e con procedure concorsuali attivate «per precisa scelta» a rilento , a dispetto di quanto promesso dall'assessore Paolo Panteghini, che averebbe parlato di «un riequilibrio tra cessati e assunti». Per questo gli organismi di rappresentanza invocano l'apertura di una nuova fase concorsuale. Sui numeri però c'è discordanza tra Rsu e controparte Comune. Secondo la prima «in aggiunta al saldo negativo relativo all'anno 2016 (17 assunzioni sulle 72 previste), delle 84 assunzioni per il 2017 (49 residue del 2016 +35 dell'anno in corso) al mese di aprile ne sono state effettuate soltanto 17, la maggior parte per mobilità da altri enti». Inoltre in Polizia Locale «negli ultimi due anni non è stata effettuata alcuna assunzione, a causa della lentezza delle procedure di mobilità e nell'utilizzo della graduatoria aperta da tre anni. E per quanto riguarda il personale amministrativo, ad oggi risultano "promesse" solo 5 assunzioni a fronte delle carenze». Ritardi e perdite di tempo anche per le assunzioni nelle Aree Educativa e Sociale. Disapprovazione netta per il ricorso alle esternalizzazioni per far fronte alle carenze di personale. Diverse le cifre dell'Amministrazione che avrebbe «seriamente affrontato il tema delle assunzioni. Dopo la ripartenza nell'ottobre scorso della possibilità di assumere, le procedure avviate, tra concorsi, reclutamento da graduatorie e mobilità da altri enti sono pressoché chiuse per 70 assunzioni su 72 del piano 2016 con un quadro così riassumibile: 38 assunzioni già effettuate; 32 assunzioni da formalizzare tra maggio e settembre 2017. In particolare si tratta di 20 tra educatori ed insegnanti, per i quali è stata nel frattempo assicurata copertura con personale a tempo determinato; e altre 2 assunzioni da definire. Per le 35 assunzioni previste nel piano 2017 il quadro è il seguente: 2 assunzioni già effettuate; 31 con procedure concluse tra giugno e settembre 2017; altre 2 da concludere» . La Loggia sottolinea che I tempi più prolungati del previsto per le mobilità sono stati provocati da impreviste rinunce del personale individuato ed a difficoltà da parte degli altri Comuni a fissare in tempi ravvicinati i nullaosta.

 

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