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cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

Galletti (Cgil): «Il traguardo tagliato corona la fermezza nel pretendere, da subito, che tutti dovevano essere ricollocati»

«Ci chiediamo ancora perché si sia dovuti arrivare a tanto, per dare un futuro anche al quarto sito, che poteva essere acquistato anche prima a un costo molto ribassato rispetto alla valutazione»


«Ora si apre una nuova fase che deve prevedere, con l'impegno di tutti, il ritorno a pieno regime delle attività, dando risalto all'occupazione e alle competenze».Non si ferma sugli allori la Fiom di Brescia che, ieri pomeriggio, si è confrontata con i lavoratori nella fabbrica di via Bologna a Nave, in un'atmosfera finalmente diversa. Il leader dei meccanici Cgil, Francesco Bertoli, ha già delineato le prossime mosse. Per prima cosa, come da norma di legge, attende il confronto sindacale con il gruppo Duferco, con l'obiettivo puntato sulla ripresa produttiva - non potrà essere celere - dopo due anni e mezzo di fermo e sull'assorbimento dei 139 addetti (alcuni potranno essere accompagnati alla pensione) sulla base di un nuovo piano industriale.Ma ieri è stato il giorno delle soddisfazioni dopo 28 mesi di grande lavoro (e di presidio), con il coinvolgimento di tutti i livelli istituzionali fino a Roma. Un ringraziamento è stato espresso dalla Fiom di Brescia per Prefettura, Provincia, Regione, Comunità montana, Comuni di Nave e Ospitaletto. Un applauso alla «Fiom, che ha sempre creduto nelle potenzialità degli stabilimenti e nelle professionalità dei lavoratori da non disperdere», è arrivato da Damiano Galletti, leader della Cgil di Brescia, sottolineando il traguardo tagliato «corona la fermezza nel pretendere, da subito, che tutti dovevano essere ricollocati. Ci chiediamo ancora perché si sia dovuti arrivare a tanto, per dare un futuro anche al quarto sito, che poteva essere acquistato anche prima a un costo molto ribassato rispetto alla valutazione».

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