Gli articoli 80 e 81 della Carta dei diritti universali del Lavoro promossa dalla Cgil e oggetto di una specifica proposta di legge di iniziativa popolare definiscono il campo di applicazione e la disciplina del lavoro subordinato occasionale. La Cgil è quindi consapevole della necessità di normare anche questa tipologia di lavoro, rivolta nella specifico a disoccupati non percettori di forme previdenziali obbligatorie, inoccupati, pensionati e studenti.

I voucher, che insieme alla responsabilità solidale degli appalti saranno oggetto del referendum del 28 maggio (la data è stata annunciata proprio oggi), sono un'altra cosa e negli ultimi anni sono diventati il lasciapassare per alimentare (e non ridurre) il lavoro nero. Come si legge in un recente report dell'Inps firmato da Bruno Anastasia, Saverio Bombelli e Stefania Maschio «una delle (irrealistiche) aspettative del legislatore era che il voucher servisse per l’emersione dal nero». Per tali motivi, consapevoli che forse sul tema non c'è ancora abbastanza informazione né conoscenza, invitiamo a un incontro pubblico sul tema voucher i responsabili dell'associazione «Dignità e Lavoro» Margherita Rocco e Umberto Gerola i quali, come abbiamo appreso dai quotidiani, chiedono che le proposte di modifica della normativa sui voucher prevedano l'uso degli stessi, «quale forma di inclusione», anche per associazioni e terzo settore.

L'invito all'incontro è aperto anche ai parlamentari (Galperti, Bazoli e Berlinghieri) che hanno partecipato all'incontro e che, stando alle cronache dei quotidiani, hanno condiviso le proposte dell'associazione «Dignità e Lavoro». Come suggerisce il nome dell'associazione, il lavoro deve essere sempre dignitoso, anche quando è in cooperativa o nel terzo settore. Convinti che i voucher non garantiscano questo basilare (speriamo) concetto, riteniamo che un incontro di approfondimento possa essere utile.

Camera del Lavoro di Brescia