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Nasce in Val Trompia il primo gruppo di sostegno alla campagna referendaria «Con 2 Sì - Tutta un'altra Italia»

Formato da iscritti, delegati, funzionari e segretari di tutte le categorie della Cgil in particolare dei metalmeccanici Fiom, dei pensionati e pensionate Spi, del commercio e turismo Filcams, della Pubblica amministrazione Fp, Flc Scuola e Filt Trasporti della Val Trompia. La prima iniziativa del gruppo  di sostegno sarà mercoledì 22 marzo


Si è costituito in Val Trompia il primo gruppo di sostegno provinciale alla campagna referendaria «Con 2 Sì - Tutta un'altra Italia», aperto all'adesione di tutte le realtà e associazioni che intendono dare il proprio sostegno e contributo alla campagna referendaria per i 2 Si promosso dalla Cgil.

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SI  all'abrogazione delle norme che limitano la responsabilità solidale negli APPALTI
 
Il gruppo di sostegno che si è costituito oggi è formato da iscritti, delegati, funzionari e segretari di tutte le categorie della Cgil in particolare dei metalmeccanici Fiom, dei pensionati e pensionate Spi, del commercio e turismo Filcams, della Pubblica amministrazione Fp, Flc Scuola e Filt Trasporti della Val Trompia. La prima iniziativa del gruppo  di sostegno sarà mercoledì 22 marzo alle 14,30 nella sede della Comunità Montana di Gardone Val Trompia, quando ci sarà l'attivo dei delegati e delle delegate per preparare la manifestazione nazionale dell'8 Aprile a sostegno della campagna referendaria dei  2 Si – tutta un'altra Italia

«Siamo  in attesa che il Governo annunci finalmente la data della consultazione referendaria - afferma Silvia Spera della segreteria della Camera del Lavoro -. Nel frattempo la campagna a sostegno dei due Sì al referendum è già partita da tempo e il Gruppo di sostegno servirà a sensibilizzare la popolazione su questo importante appuntamento per liberare il lavoro».

Martedì 14 approderà intanto in Commissione Lavoro alla Camera il nuovo testo unico di disciplina dei Voucher messo a punto dal governo: «Noi chiediamo una soluzione drastica - sottolinea Silvia Spera -, nel testo del Governo sembra emergere più la volontà di depotenziare il referendum che non la necessità di rimettere mano in profondità a questo strumento, che è esploso negli anni e ha alimentato precarietà e lavoro nero».

Camera del Lavoro di Brescia

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