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Firmato il nuovo contratto collettivo provinciale dell'edilizia

Aumento medio delle retribuzioni di 40 euro mensili, «Banca Ore» per gli straordinari, detassazione dei premi di produzione e commissione sindacale di conciliazione. Questi i contenuti del nuovo contratto collettivo provinciale dell'edilizia, firmato dal Collegio Costruttori di Brescia con Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil territoriali: interessa circa tremila imprese e 15 mila lavoratori, ma la portata va ben oltre gli aspetti economici e normativi.


Aumento medio delle retribuzioni di 40 euro mensili, «Banca Ore» per gli straordinari, detassazione dei premi di produzione e commissione sindacale di conciliazione. Questi i contenuti del nuovo contratto collettivo provinciale dell'edilizia, firmato dal Collegio Costruttori di Brescia con Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil territoriali: interessa circa tremila imprese e 15 mila lavoratori, ma la portata va ben oltre gli aspetti economici e normativi. L'incremento mensile, 18 euro lordi tramite la reintroduzione del «premio cantiere» e 22 euro lordi con l'adeguamento dell'indennità sostitutiva di mensa, è forse l'aspetto meno «rivoluzionario» dell'accordo, che decorre da questo mese e avrà durata fino al 28 febbraio 2020. Per la prima volta, in Italia, nel comparto edile, viene istituita la «Banca ore»: permette ai lavoratori di accantonare le ore di straordinario, così da utilizzarle per ottenere denaro (con tanto di maturazione di Tfr, Tredicesima e ferie) in caso di esigenze personali o aziendali. «Nel 2016 sono state accumulate 119.466 ore di permessi non retribuiti - hanno spiegato Ibrahima Niane, segretario generale della Fillea di Brescia, e Donato Bianchi, leader della Fillea di Vallecamonica-Sebino -. Grazie a questi strumenti gli addetti, anche nei casi di difficoltà, potranno essere tutelati». A uscire rafforzato è anche il ruolo della Cassa assistenziale paritetica edile (Cape), insieme all'Ente sistema edilizia di Brescia (Eseb) tra le istituzioni bilaterali del settore. Nell'ambito del nuovo contratto collettivo provinciale dell'edilizia, anche la detassazione dei premi di produzione, sfruttando le agevolazioni previste dalla legge di Bilancio 2017, è una novità assoluta per il settore, mancando un'analoga previsione di riduzione del cuneo fiscale a livello nazionale. Prevista, inoltre, una commissione sindacale di conciliazione, costituita per ridare slancio alle relazioni industriali e per favorire una soluzione delle controversie al di fuori delle sedi giudiziarie. L'accordo si inserisce in un panorama dove le difficoltà non sono finite. Dal 2009 si sono dimezzati fatturati, imprese e maestranze (da 28 mila a circa 15 mila unità), anche se l'edilizia continua a garantire un valore aggiunto per abitante di 2.300 euro, con un valore della produzione provinciale che si attesta sui 2 miliardi di euro.

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