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cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

SEGNALAZIONI DAI QUOTIDIANI NAZIONALI

Manovra, buco da 5 miliardi. Lo scontro con l'Ue


17 novembre 2016 - I titoli dei quotidiani di oggi e quelli sui siti web si alternano tra i richiami della Ue all’Italia e gli spiragli che si potrebbero aprire in termini di flessibilità nelle politiche economiche. La Repubblica apre con il titolo “la Ue: flessibilità per l’Italia” e propone una intervista a Romano Prodi sul rischio di aumentare troppo la tensione tra il governo italiano e Bruxelles. “Prodi al governo: da parte nostra troppe polemiche, non si discute l’appartenenza all’Europa” (Andrea Bonanni, p.3). Anche il Messaggero parla di intervento “soft” dell’Europa, mentre La Stampa è più secca: “Manovra, buco da 5 miliardi. Bruxelles riprende l’Italia e altri 5 Paesi. Il premier Matteo Renzi parla invece di sgravi totali nel Meridione. Polemica ironica quella del manifesto “Mari e ponti”, Renzi a caccia di voti per il Sì. Sul Corriere della Sera l’intervista di Federico Fubini a Martin Schulz: “Il vostro premier fa bene a battere i pugni, ma l’Europa vi viene incontro” (p.3)

LEGGE DI BILANCIO. PER LA CGIL NON VA BENE

La Cgil nazionale ha prodotto un lungo documento (61 pagine) sulla Legge di Bilancio che analizza in dettaglio tutta la manovra economica per il 2017. Entrando nel merito delle singole parti dei provvedimenti, si ribadisce un giudizio critico. Le misure messe in campo dal governo Renzi non rispondono infatti alle necessità del Paese e non creano nuovi posti di lavoro. Dal sito della Cgil nazionale è possibile scaricare il documento curato dalle diverse aree della Cgil con il contributo di alcune categorie e contenente tutti i punti all’ordine del giorno delle scelte di politica economica e fiscale. http://www.cgil.it/nota-cgil-legge-bilancio-2017/

CONTRATTO TESSILI-ABBIGLIAMENTO. DOMANI LO SCIOPERO

Presidio domani (dalle 9,30) davanti alla sede di SMI-Confindustria (Sistema Moda Italia) in viale Sarca 223 a Milano, nell’ambito delle iniziative di sciopero e mobilitazione del settore tessile e abbigliamento organizzate dai sindacati dopo la rottura della trattativa per il rinnovo del contratto nazionale 2016-2019, scaduto il 31 marzo scorso, che riguarda oltre 420 mila addetti.

CONTRATTO DEI METALMECCANICI. DOMANI L’ASSEMBLEA DEI DELEGATI

Nell'incontro di ieri sul contratto nazionale dei metalmeccanici, che si è svolto tra le segreterie nazionali di Fim, Fiom, Uilm e Federmeccanica, si sono registrati passi in avanti sui temi dei trasferimenti, della salute e sicurezza e su un impegno relativo alle politiche attive, mentre non sono stati ancora affrontati negli incontri tecnici i temi relativi agli appalti e alle trasferte, all'orario e all'inquadramento. Rimangono ad oggi ancora tutti aperti i problemi sul salario e sulle regole democratiche. Lo afferma la Fiom in un comunicato.
La trattativa è riconvocata in plenaria il 23, 24 e 25 novembre prossimi per provare a verificare fino in fondo se ci sono le condizioni per raggiungere un'intesa. La Fiom ha convocato a Roma, per venerdì 18 novembre presso il centro congressi di via dei Frentani, l'Assemblea nazionale dei delegati.

CAMERE  DI COMMERCIO. LUNEDI’ DI NUOVO IN PIAZZA

Riparte la mobilitazione del personale delle Camere di Commercio. Lunedì 21 novembre è infatti in programma a Roma, in via Molise davanti alla sede del ministero dello Sviluppo economico a partire dalle ore 14, una manifestazione delle lavoratrici e dei lavoratori del sistema camerale contro il provvedimento di riforma delle Camere di commercio e per la difesa di oltre 2.000 posti di lavoro a rischio tra la rete camerale e Unioni regionali e aziende speciali. Un'iniziativa promossa da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl e da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs per sottolineare come, nell'iter di approvazione del decreto di attuazione della riforma Madia, “il governo, e in particolare il dicastero dello Sviluppo economico, non abbiano ritenuto di cogliere molti dei pareri offerti dal Parlamento di modifica del provvedimento di riforma delle Camere di commercio, così come di incontrarci e ascoltare le ragioni delle lavoratrici e dei lavoratori del settore”.

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