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cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

SEGNALAZIONI DAI QUOTIDIANI NAZIONALI

Il veto del Governo al bilancio europeo


16 novembre 2016 - Pil in risalita +0,3% nel terzo trimestre è il titolo del Sole 24 ore, che torna oggi in edicola dopo lo sciopero dei giornalisti contro la feroce ristrutturazione in corso. Il secondo titolo, che troviamo anche sugli altri quotidiani è il “primo veto” dell’Italia sul bilancio Ue. Secondo il governo Renzi, le priorità di Bruxelles continuano ad essere sbagliate. “Il veto italiano a Bruxelles” è anche il titolo del Corriere della Sera. Anche Repubblica apre con la notizia del giorno: “L’Italia gela Bruxelles, veto sul bilancio Ue. Renzi: traditi i patti”. Tra i commenti sulla situazione economica, da segnalare l’intervista al sottosegretario all’economia Pier Paolo Barette sul Messaggero e quella su Nazione, Carlino e Giorno a Enrico Giovannini (ex presidente Istat): sulla crescita bene, ma ci sarà molto da pedalare, continuano a mancare gli investimenti. Sull’Unità è l’economista Jean Paul Fitoussi a commentare le posizioni del governo italiano sulle scelte dell’Unione europea: “Da Roma un atto di coraggio” (p.2). Sul fronte della politica si registrano nuovi scontri nell’ambito del centro destra. Ieri è intervenuto Silvio Berlusconi che ha rimesso in discussione il ruolo di leader di Parisi dopo la rottura con Salvini. L’altra notizia che continua a tenere alta l’attenzione dei media è quella relativa alle polemiche sull’uso dell’esercito per la sicurezza urbana (idea lanciata dal sindaco di Milano, Sala). Anche il sindaco di Torino, Appendino, si schiera a favore dell’uso dell’esercito. Su La Stampa la cronaca da Torino e una intervista a Sergio Cofferati: per l’ex sindaco di Bologna il ricorso all’esercito è una scelta sbagliata. Prosegue intanto sia a sinistra, sia a destra il dibattito sul referendum costituzionale del 4 dicembre. Molte le iniziative della Cgil. Intanto si intensifica l’attività delle diverse categorie per il rinnovo dei contratti nazionali.

SEGRETERIE DI FIM, FIOM, UILM SUL CONTRATTO DEI METALMECCANICI

Dopo il tavolo politico dell'8 novembre scorso e gli incontri tecnici del 10 e 11, oggi ci sarà in sede politica ristretta un nuovo appuntamento sul contratto nazionale tra le segreterie nazionali di Fim, Fiom, Uilm e Federmeccanica, per verificare lo stato della trattativa e decidere la convocazione in plenaria delle delegazioni trattanti. Per la Fiom ci sono stati importanti avanzamenti, ma resta necessario che Federmeccanica superi le chiusure e le rigidità sul tema del salario e si raggiunga un'ipotesi condivisa sulle regole e sul diritto al voto dei lavoratori per la validazione dei contratti.

CONTRATTO CALZATURE, POMANTE (FILCTEM-CGIL): “ORA SI COMINCIA DAVVERO”

Sbloccato il negoziato sul rinnovo del contratto 2016-2019 del settore calzaturiero (oltre 80.000 i lavoratori interessati), scaduto il 31 marzo 2016. “Via dal tavolo gli aumenti ex-post”, lo ha fatto sapere ieri Stefania Pomante, segretaria nazionale Filctem-Cgil, al termine della sessione di trattativa a Milano con l'associazione imprenditoriale Assocalzaturifici-Confindustria. “Dal 25 novembre – dice Pomante – si entra nel merito del negoziato che, nonostante le complessità che non ci nascondiamo, qualora dovesse arrivare a conclusione non potrà che prevedere aumenti salariali”.

TURISMO. FIRMATO L’ACCORDO PER IL CONTRATTO DI 200 MILA LAVORATORI

Sono stati necessari 42 mesi e diverse iniziative di mobilitazione e sciopero, ma alla fine è stata sottoscritta l’ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro dei dipendenti dell’industria turistica. La firma tra Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs e Aica Federturismo Confindustria rappresenta un risultato importante per i circa 200mila lavoratori di grandi catene alberghiere, parte dei pubblici esercizi, delle aziende turistiche all’aria aperta, dei tour operator, delle strutture portuali, degli stabilimenti balneari e dei parchi. Il nuovo contratto, valido fino al 31 gennaio 2018, interviene sul trattamento economico delle diverse figure professionali di questo settore: sul trattamento economico viene stabilito un aumento economico medio  di 88 euro a regime suddiviso in tre tranches a partire dalla retribuzione del mese di novembre 2016 con 48 euro, ulteriori 28 euro ad agosto 2017 e 12 euro a gennaio 2018 per il personale alle dipendenze delle grandi catene alberghiere, dei pubblici esercizi, delle aziende turistiche all’aria aperta, delle strutture portuali, degli stabilimenti balneari e dei parchi; di 38 euro a novembre 2016, 40 euro a novembre 2017 e 10 euro a gennaio 2018 la cadenza delle tranches per il personale dipendente dei tour operators. Aggiornate anche le tabelle economiche del lavoro extra e di surroga.

INCIDENTI NEI CANTIERI EDILI. AUMENTANO LE MORTI DEGLI OVER 60

Ne parla Roberto Rotunno sul Fatto Quotidiano (p.18). Le morti sul lavoro nel settore delle costruzioni stanno crescendo. È un dato di fatto che emerge dai numeri diffusi in questi giorni dai sindacati e dai rapporti Inail, l'istituto per le assicurazioni contro gli infortuni. Secondo i radar degli edili di Cgil, Cisl e Uil, che la scorsa settimana hanno scioperato per un'ora, nei primi nove mesi del 2016 i decessi nei cantieri sono aumentati del 27% rispetto allo stesso periodo del 2015. "A questo - spiegano le sigle - si aggiunge il dato sulle vittime over 60, più che raddoppiate"

CAMERE  DI COMMERCIO. LUNEDI’ DI NUOVO IN PIAZZA

Riparte la mobilitazione del personale delle Camere di Commercio. Se ne parla su Rassegna Sindacale.  Lunedì 21 novembre è infatti in programma a Roma, in via Molise davanti alla sede del ministero dello Sviluppo economico a partire dalle ore 14, una manifestazione delle lavoratrici e dei lavoratori del sistema camerale contro il provvedimento di riforma delle Camere di commercio e per la difesa di oltre 2.000 posti di lavoro a rischio tra la rete camerale e Unioni regionali e aziende speciali. Un'iniziativa promossa da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl e da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs per sottolineare come, nell'iter di approvazione del decreto di attuazione della riforma Madia, “il governo, e in particolare il dicastero dello Sviluppo economico, non abbiano ritenuto di cogliere molti dei pareri offerti dal Parlamento di modifica del provvedimento di riforma delle Camere di commercio, così come di incontrarci e ascoltare le ragioni delle lavoratrici e dei lavoratori del settore”.

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