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cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

MOBILITAZIONE A LIVELLO REGIONALE

Gruppo Arriva, oggi in sciopero i lavoratori di Sia e Saia


15 novembre 2016 - * Il nodo risale all'estate appena trascorsa. Periodo in cui il gruppo di trasporto pubblico Arriva, di proprietà della Deutsche Bahn, in parallelo ad alcune scelte di fusioni societarie - a Brescia tra SIA e Saia -, ha scelto di rompere le relazioni industriali con una serie di atti unilaterali, disdicendo accordi di secondo livello (Sab e Sal di Bergamo e Lecco) e passando, nei contratti collettivi nazionali di lavoro di riferimento, da ASSTRA ad Anav. Una situazione che ha spinto i sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uilt-Uil a proclamare uno sciopero di 4 ore per la giornata di oggi. Con alcune differenziazioni negli orari: dalle 14.30 alle 18.30 per il personale viaggiante SIA, dalle 15 alle 19 per quello Saia, e nelle ultime due ore dl turno e della prestazione giornaliera per operai e impiegati delle due società di autoservizi. «Le fasce protette sono comunque garantite, anche se l'obiettivo di uno sciopero resta quello di creare disagio - ha sottolineato Ennio Bertoglio di Uiltrasporti - protestiamo contro la scelta del Gruppo Arriva di rompere le relazioni industriali rispetto all'approssimarsi delle gare in arrivo nel 2017. Siamo d'accordo con gli accorpamenti di impresa, ma farlo con due aziende bresciane pone un problema di merito». Tre, in tal senso, i punti cardine individuati da Bertoglio: il costo del lavoro, con un salario che non deve subire variazioni rispetto alla situazione attuale, il sistema occupazionale («Non vogliamo sentire parlare di esuberi») e la ricollocazione degli inidonei, ovvero il personale non è più adatto alla guida, che «troppo spesso viene messo in un angolo». «SU QUESTI capitoli si può iniziare a sviluppare una trattativa - ha aggiunto Bertoglio - quello che non condividiamo è il metodo: non è possibile che a un tavolo di lavoro l'azienda si presenti imponendo scelte già prese dall'alto». Tema che trova d'accordo anche Ivano Panzica (Filt Cgil) e Mario Bresciani (Fit Cisl), che ha rimarcato l'importanza del sindacato: «La Deutsche Bahn ha deciso, per risolvere le difficoltà legate a una mancata espansione nel mercato italiano, di affrontare le gare che si terranno per definire l'affidamento dei servizi sui diversi territori puntando esclusivamente a comprimere il costo del lavoro, i salari dei lavoratori e i diritti maturati nel corso di tanti anni. Se viene meno la discussione, il sindacato ha il timore di non poter perseguire la su stessa logica di esistenza. Quelle di oggi non sono contrattazioni, ma semplici comunicazioni».

* fonte: Bresciaoggi

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