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cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

SEGNALAZIONI DAI QUOTIDIANI NAZIONALI

Manovra 2017, «mancano all'appello 7 miliardi»


13 ottobre 2016 - Diversificate le aperture dei quotidiani di oggi. Sul fronte della politica nazionale rimangono in primo piano gli scontri sul referendum costituzionale, sia dal punto di vista del rapporto tra governo e opposizioni, sia soprattutto dal punto di vista degli equilibri interni al Pd. Gianni Cuperlo entra nella commissione per modificare l’Italicum, ma non si supera lo scontro tra minoranza e maggioranza. Massimo D’Alema, durante un convegno a Roma, ha rincarato la dose. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, invita invece ad abbassare i toni sul referendum, rispettando il “libero e civile confronto”.

MANOVRA  2017. Secondo la Stampa, che sceglie il tema come apertura, mancherebbero all’appello ancora 7 miliardi. Un miliardo e mezzo dovrebbero essere recuperati dai nuovi tagli alla sanità. Intanto è cominciato l’ultimo round della trattativa dell’Italia con l’Unione europea sulla flessibilità dei conti. Bruxelles chiede ancora modifiche e aggiustamenti del testo presentato

ITALIANI  A LONDRA. Ha fatto molto  rumore il modulo che discrimina gli italiani nelle iscrizioni alle scuole inglesi distinguendoli tra napoletani, siciliani, italiani. Il governo chiede scusa per l’incidente, ma si tratta di un segnale preoccupante sul cambiamento di clima nel dopo Brexit.

TERRORISMO. Misteriosa morte in carcere in Germania del terrorista siriano che era stato catturato dai suoi connazionali. Alcuni osservatori esprimono infatti dubbi sulla dinamica di un suicidio in una situazione di massimo controllo di polizia

EDIFICI  SCOLASTICI A RISCHIO. Su Repubblica è Corrado Zunino a riportare l’attenzione sullo stato della sicurezza degli edifici scolastici. In tre anni ci sono stati 100 crolli, ma per i lavori è stato speso solo un euro su ogni 10 stanziati (articoli a pagina 2 e 3)

CONTRATTI. Sono ancora circa 7 milioni i lavoratori in attesa del rinnovo dei contratti nazionali. Ieri si sono registrare varie notizie sulla prosecuzione delle trattative o sulla firma dei primi accordi: dai tessili, ai metalmeccanici, passando per il settore del commercio, turismo e servizi, mentre i sindacati confederali scrivono alla ministra Madia per sbloccare il contratto dei pubblici.

CONTRATTI PUBBLICI. LA LETTERA  DEI SINDACATI  AL  MINISTRO MADIA

“Egregio Ministro, sono trascorsi diversi mesi dall’incontro di fine Luglio nel quale vi erano stati affidamenti sia sul fronte dell’avanzamento del confronto rispetto ai temi del rinnovo dei contratti pubblici, sia sul lavoro di redazione del nuovo Testo Unico sul lavoro pubblico oggetto di delega della Legge 124/15. Ad oggi non si è prodotta alcuna formalizzazione di nuovi incontri aventi per oggetto entrambi i temi, sebbene vi siano stati incontri informali in ARAN il cui esito non è ancora noto”. Inizia così la lettera che i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil Serena Sorrentino, Maurizio Bernava e Antonio Foccillo, hanno inviato ieri al Ministro della Funzione Pubblica Marianna Madia, con la quale si sollecita il Ministero a proseguire il confronto sul rinnovo dei contratti pubblici e sul lavoro di redazione del nuovo Testo Unico sul lavoro pubblico.

“Inoltre – scrivono i dirigenti sindacali -  ci preoccupa l’assenza di qualsiasi riscontro, come da noi auspicato e sollecitato, sulla volontà ad orientarsi verso innovazioni della normativa contrattuale che regola le relazioni sindacali e sulla necessità di investire un adeguato e significato incremento di risorse da destinare al rinnovo dei contratti nazionali.
In considerazione dei numerosi annunci e impegni più volte resi noti anche da esponenti del Governo sul rinnovo dei contratti, a cui non è stato dato seguito, e dopo anni di blocco della contrattazione, chiediamo di essere urgentemente convocati sui temi su esposti.


CONTRATTI. ACCORDO  TRA  UNIONTESSILE-CONFAPI  E SINDACATI

Nel tardo pomeriggio di ieri Uniontessile-Confapi e sindacati del settore Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil, hanno raggiunto l'intesa sull'ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto 2016-2019 (interessati 90.000 lavoratori delle piccole e medie imprese del settore tessile, della moda e affini ai quali si applica il contratto), scaduto il 31 marzo 2016.  L'ipotesi di accordo  prevede un aumento medio sui minimi (3° livello) di 75 euro, distribuito in tre tranche: 1 aprile 2017; 1 aprile 2018; 1 gennaio 2019. Per le imprese che non fanno contrattazione di 2° livello, l'intesa prevede l'aumento dell'elemento perequativo che passa dai 220 euro del precedente contratto agli attuali 240 euro annui.

Soddisfatti i sindacati soprattutto per aver condiviso con la controparte la tutela del salario reale dei lavoratori nei confronti dell'inflazione e del potere di acquisto. Ora la parola definitiva passerà alle assemblee dei lavoratori per approvare l'ipotesi di accordo. Sul sito della Filctem tutti i dettagli dell’intesa raggiunta ieri.


METALMECCANICI. IL CALENDARIO DELLA TRATTATIVA CON FEDERMECCANICA

Si è svolto ieri l’incontro tra Federmeccanica e sindacati metalmeccanici per il rinnovo del contratto nazionale. Il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, ha chiarito che questo contratto deve confermare due distinti livelli di contrattazione – nazionale e aziendale/territoriale – sperimentando così un sistema di relazioni industriali capace di estendere la tutela di entrambi i livelli per tutti i lavoratori.

Federmeccanica, a fronte delle valutazioni espresse da tutte le organizzazioni sindacali, pur confermando le posizioni espresse il 28 settembre scorso, si è resa disponibile a definire un calendario di incontri per verificare in tempi stretti la possibilità di giungere ad un'intesa unitaria.

Sono stati definiti così due incontri tecnici tra gli uffici sindacali di Fim, Fiom, Uilm e Federmeccanica per il prossimo 14 e 26 ottobre; sono stati inoltre definiti due incontri ristretti tra le segreterie nazionali di Fim, Fiom, Uilm e Federmeccanica  per il prossimo 20 e 27 ottobre. Al termine di questi incontri si verificheranno le condizioni per fissare un incontro in plenaria a partire dai primi di novembre. Infine, per martedì 2 novembre è convocato il Comitato centrale della Fiom per una valutazione sulla trattativa.

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