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cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

DUE GIORNI A TORINO CON LA FILCAMS PER DISCUTERE DI LAVORO DOMESTICO, PULIZIE

Lavoro, la voce degli invisibili


12 ottobre 2016 - Se contiamo tutti i lavoratori (o sarebbe meglio dire lavoratrici) che si occupano di assistere privatamente i nostri anziani, la cifra è enorme: circa 2 milioni di persone, per la maggior parte donne. Tra di loro, solo 886mila hanno la fortuna di avere il contratto. La restante parte è nel limbo del “grigio” o totalmente al nero. Invisibili, in una parola. Per dare voce a loro, e a tutti gli addetti dei servizi, la Filcams Cgil ha organizzato una convention di due giorni a Torino (11 e 12 ottobre) alla ricerca di nuove frontiere per l’inclusione. Quasi 300 tra lavoratori, funzionari ed esperti si sono ritrovati per confrontarsi su temi che interessano la categoria.

Tra i settori più poveri c’è sicuramente il lavoro domestico, come spiega Wendy Galarza, in forza alla Filcams Cgil di Perugia e referente per la categoria nella federazione internazionale sui lavori domestici: “Sono arrivata dall’Ecuador nei primi anni duemila per approfondire l’italiano. Il lavoro c’era allora, e il primo impiego, se vieni dall’estero, è sempre domestico, anche se parli bene la lingua. È bello perché si imparano usi e costumi, è un ottimo modo per integrarsi. Però ancora si fa fatica a riconoscerlo come un lavoro vero”. Qualche dato aiuterà a capire. Anzitutto la retribuzione oraria, che va da un minimo di 4,5 euro fino a 7,15. “E questo quando va bene, perché se non hai un contratto, è il datore che detta le condizioni: si può passare da 400 euro a un massimo 700 per un lavoro h24 sei giorni su sette, a volte anche sette giorni su sette”. continua su rassegna.it

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