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cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

LA POSIZIONE DEI SINDACATI DOPO LE INDISCREZIONI DI STAMPA

Pubblico impiego, no al «contratto ponte»


19 settembre 2016 - “Un ‘contratto ponte’, in attesa del nuovo Testo unico sul lavoro pubblico? Nessuna scorciatoia. Vogliamo un rinnovo di contratto vero per i lavoratori e per l'innovazione nei servizi pubblici. Su questo aspettiamo la convocazione della ministra Madia”. Ad affermarlo sono i segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa (Serena Sorrentino, Giovanni Faverin, Giovanni Torluccio e Nicola Turco), in merito ad alcune indiscrezioni di stampa, aggiungendo che “dopo sette anni non è pensabile alcun ‘ponte tibetano’, bisogna trovare le risorse per valorizzare i lavoratori e rimettere in moto la macchina pubblica. I dipendenti pubblici vogliono lavorare meglio per dare di più ai cittadini”.

Per le federazioni di categoria di Cgil, Cisl e Uil “va riconosciuto un giusto salario e ricontrattualizzato il rapporto di lavoro. Vogliamo un contratto innovativo per la valorizzazione professionale dei lavoratori, per ridisegnare i servizi, dare qualità, trasparenza, efficienza alla pubblica amministrazione. Servono investimenti in competenze e innovazione organizzativa: i servizi devono essere veloci, trasparenti e aperti ai cittadini”. Del resto, ricordano i dirigenti sindacali, il ministro Madia “fino a oggi ha parlato di riavvio della contrattazione e ci aspettiamo che smentisca le indiscrezioni che si rincorrono in questi giorni convocando finalmente il tavolo sui rinnovi contrattuali”.

Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa sottolineano di essere “i primi a volersi misurare con la sfida della innovazione, dell'efficienza e della valutazione, ma al centro ci devono essere la valorizzazione del lavoro pubblico e buoni servizi per i cittadini”. Per i sindacati del pubblico impiego “il contratto è lo strumento di tutela e miglioramento delle condizioni di lavoro: per questo siamo mobilitati da mesi anche con gli scioperi regionali di aprile e maggio. Ci aspettiamo, con la Legge di stabilità e l'atto di indirizzo sulla contrattazione, che si inizi a discutere seriamente di rinnovo vero del contratto”.

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