via Fratelli Folonari, 20 - Brescia Centralino 030.37291
cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

IL 28 SETTEMBRE SI RIAPRE LA TRATTATIVA DOPO 20 ORE DI SCIOPERO PROMOSSE IN MODO UNITARIO DA FIOM, FIM E UILM

Metalmeccanici, Landini: vogliamo un contratto innovativo


16 settembre  2016 - Con la convocazione di ieri mattina da parte di Federmeccanica riparte ufficialmente la trattativa per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici: l’incontro è previsto per il 28 settembre. “Non sappiamo cosa ci verrà proposto e di cosa discuteremo – ha detto ieri Maurizio Landini, segretario generale della Fiom Cgil nel corso del suo intervento su RadioArticolo1. Tuttavia, visto che la trattativa si era arenata sul ‘salario di garanzia’, quello che metteva in discussione il ruolo del contratto nazionale, con eventuali aumenti che andavano solo al 5 per cento dei lavoratori, e che su questi temi abbiamo fatto unitariamente 20 ore di sciopero dicendo che mai avremmo accettato un contratto che non tutelasse il potere di acquisto di tutti i lavoratori, ritengo che questa convocazione sia un primo risultato della lotta e dell’unità di azione di Fim, Fiom e Uilm”.
A questo punto, ha aggiunto, “andiamo a questo incontro con la volontà di aprire finalmente dopo un anno una trattativa vera e che non riguarda solo il salario. Vogliamo fare un contratto innovativo. Mentre chiediamo che la difesa del potere d'acquisto venga mantenuta nel contratto nazionale, siamo interessati a qualificare ed estendere la contrattazione aziendale”.

Oltre a parlare del contratto nazionale dei metalmeccanici, Landini ieri ha risposto alle domande di Roberta Lisi sulle politiche industriali, le scelte che si faranno nella manovra finanziaria per il prossimo anno, dei tagli alla sanità. “Dentro la legge di Stabilità sarebbe molto importante che il governo introduca una norma per la quale eventuali sgravi fiscali vengano concessi anche a forme di sostegno alla retribuzione che arrivino dal contratto nazionale. La fiscalità di vantaggio non deve valere solo per la contrattazione aziendale, anche perché come è noto in Italia questa si fa ancora in poche imprese”. Il leader della Fiom ha parlato dell’importanza di una seria politica industriale: “Nella recente relazione fatta dal direttore della Banca d'Italia – ha sottolineato – emerge che l'ottanta per cento del valore aggiunto derivante dalle esportazioni è realizzato da appena il 20% delle imprese. Abbiamo una grande quantità di piccole e medie aziende che operano anche sul mercato domestico in grande difficoltà. Rilanciare il mercato domestico vuol dire anche rilanciare i consumi”.

Per questo, per ripartire, c’è bisogno di una serie di interventi, di colmare un vuoto di almeno 20 anni rispetto al quale il governo Renzi ha saputo far poco: “Se mettiamo insieme i soldi che sono stati spesi per decontribuzione, taglio all'Irap e alla Tasi, arriviamo in tre anni a una cifra tra i 30 e i 34 miliardi”. Se tutti questi soldi fossero stati spesi per piani straordinari di investimenti – tutela del territorio, innovazione, sistemi di nuova economia, sostegno alle persone, sviluppo anche delle capacità culturali territoriali – forse i risultati, per Landini, sarebbero stati diversi.
Su Rassegna Sindacale la sintesi dell’intervista: http://www.rassegna.it/articoli/metalmeccanici-un-autunno-cruciale. Il podcast per riascoltarla sul sito di Radio Articolo 1: http://www.radioarticolo1.it/audio/2016/09/15/29406/autunno-metalmeccanico-interviene-maurizio-landini-fiom

Approfondimenti