15 settembre 2016 - È di assoluta gravità quanto avvenuto nella tarda serata di ieri a Montale (Piacenza), dove un operaio egiziano di 53 anni, padre di 5 figli, è stato travolto e ucciso mentre prendeva parte a un picchetto promosso dal sindacato Usb davanti all’azienda di logistica Seam (ditta in appalto della Gls). La mobilitazione era stata organizzata per protestare contro il mancato rispetto da parte dell'azienda degli accordi sulle assunzioni dei precari a tempo determinato. Il camionista è ora in stato di fermo con l’accusa di omicidio stradale. Immediata chiarezza deve essere fatta sull'episodio per capire non solo le responsabilità evidenti di chi ha travolto e ucciso l'operaio, ma anche se ci sono stati negligenze da parte di chi avrebbe dovuto controllare la situazione. Non è la prima volta che proteste dei lavoratori contro abusi o diritti negati assumono modalità forti di espressione, è però inammissibile che si possa rischiare o perdere addirittura la vita durante un presidio di lotta. A Brescia, dove anche in passato ci sono state modalità non dissimili di manifestazione, la notizia dell'avvenuta morte del lavoratore ha colpito i lavoratori e le lavoratrici di diverse fabbriche.
Cgil - Camera del Lavoro di Brescia
di seguito la nota della Fiom Cgil sugli scioperi a Brescia
Dopo quanto accaduto a Montale, in provincia di Piacenza, dove un lavoratore è morto travolto da un camion durante un presidio sindacale presso i cancelli di una azienda della logistica, nelle aziende metalmeccaniche bresciane sono state indette delle iniziative di sciopero, alcune già nella giornata del 15 settembre, mentre altre sono previste sulla giornata del 16 settembre.
Hanno per ora aderito alle iniziative i lavoratori delle seguenti aziende: Iveco, Iveco mezzi speciali, Eredi Gnutti, Omb Technology, Isoclima, MetalWork, Atb, Fonderia di Torbole, Sabaf, Streparava, Lanfranchi, Eural, Beretta, Trw, Banco Nazionale di Prova, Timken, Redaelli, Uberti, Tanfoglio, Metra, Metracolor, Compes, altre ne seguiranno.
La morte del lavoratore, padre di 5 figli, è un fatto inaccettabile, così come è inaccettabile che si arrivi ad una situazione tale di tensione durante una manifestazione sindacale indetta per la difesa o la conquista di diritti che troppe volte vengono a mancare o sono arbitrariamente tolti.
Gli scioperi indetti non sono semplicemente un atto di solidarietà nei confronti del lavoratore e dei suoi compagni di lavoro, ma esprimono anche la denuncia rispetto a quanto accaduto durante una iniziativa sindacale.