Ieri 11 luglio il ministro della sanità Beatrice Lorenzin, ha fatto visita a tre importanti ospedali bresciani, Fatebenefratelli, Poliambulanza e Ospedale Civile ora ASST  Brescia.
Quando abbiamo letto che il Ministro della Sanità avrebbe incontrato  i lavoratori e le lavoratrici della ASST di Brescia,  medici, infermieri e  tutte le altre professionalità presenti, abbiamo pensato in uno slancio di fiducia da parte del Governo, verso un mondo del lavoro, quello della che, per usare un eufemismo, non gode di ottima salute.
Abbiamo pensato alla possibilità di discutere con chi governa  e prende le decisioni, spiegando le   le difficoltà che vive ogni giorno la sanità bresciana, facendo proposte.

Insomma pensavamo ad un momento di avvicinamento alle  REALI condizioni della sanità.

Invece nessun intervento è stato chiesto ai lavoratori, solo interventi di tipo istituzionale sul futuro della sanità lombarda, tutti grandi successi, dimenticandosi che anche i grandi successi sono stati fatti con il sudore dei lavoratori che da anni saltano turni, o fanno ore e ore di straordinario per garantire il servizio pubblico, che non ce la fa più.

Solo i rappresentanti del Comune e della Provincia pongono problemi reali (violenza sulle donne e quale ruolo degli enti locali nella nuova riforma sanitaria lombarda ) ,domande alle  quali   il ministro risponde in modo generico.
Nessuno parla del disagio dei lavoratori che lavorano a condizioni mai viste prima. Nessuno parla del problema contrattuale sia per i lavoratori pubblici che per quelli privati(contratratto scaduto da ben 7 anni per i primi e  9 per la sanità privata)

Questo ed altro avremmo voluto dire al Ministro se solo ci avesse invitato a parlare.


Stefano  Ronchi
Segreteria fp cgil
responsabile Sanità