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Galletti (CGIL): «I SINDACI SI OCCUPINO DELLA CRISI»

Rimossi i cartelli discriminatori a Pontoglio, venerdì l'udienza in tribunale


6 luglio 2016 - Il Comune di Pontoglio ha finalmente tolto i cartelli affissi nel dicembre scorso riportanti la scritta: «Paese a cultura occidentale e di profonda tradizione cristiana. Chi non intende rispettare la cultura e le tradizioni locali è invitato ad andarsene».

La decisione - già annunciata il 30 maggio scorso dallo stesso avvocato del Comune, nel corso della prima udienza in tribunale sul ricorso promosso da Fondazione Piccini e Associazione giuristi per l'immigrazione con il sostegno della Camera del Lavoro - avviene a due giorni dalla prossima udienza. Proprio venerdì ci sarà infatti una nuova udienza per verificare l'effettiva rimozione dei cartelli discriminatori.

Fondazione Piccini e Asgi - che fin da subito erano intervenute con una lettera di diffida e solo successivamente avevano fatto un ricorso richiamandosi al diritto antidiscriminatorio - chiederanno però la prosecuzione del giudizio. I cartelli discriminatori sono infatti affissi da diversi mesi, il danno è stato fatto ed è giusto che ci siano delle conseguenze per chi ha deciso di utilizzare risorse pubbliche per una campagna politica di carattere discriminatorio.

«Un'operazione di propaganda fatta dal sindaco utilizzando risorse pubbliche e che ha causato danni e per questo si chiede comunque il pagamento del danno - afferma Damiano galletti, segretario della Camera del Lavoro di Brescia -. L'augurio è che in futuro il sindaco di Pontoglio, pagato con le tasse di tutti, decida di mettersi al servizio della comunità per risolvere i tanti problemi irrisolti causati anche dalla crisi economica».

Camera del Lavoro di Brescia

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