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GALLETTI (CGIL): «I SINDACI LA SMETTANO DI FARE PROPAGANDA E ALIMENTARE DIVISIONI»

Il Comune di Pontoglio toglierà i cartelli discriminatori. Fondazione Piccini e Asgi: non basta, il danno è stato fatto


Il Comune di Pontoglio toglierà i cartelli affissi nel dicembre scorso riportanti la scritta: «Paese a cultura occidentale e di profonda tradizione cristiana. Chi non intende rispettare la cultura e le tradizioni locali è invitato ad andarsene».

Ad annunciarlo oggi in Tribunale a Brescia, nel corso della prima udienza sul ricorso promosso da Fondazione Piccini e Associazione giuristi per l'immigrazione con il sostegno della Camera del Lavoro, è stato lo stesso avvocato difensore del Comune di Pontoglio. Sulla questione proprio nei giorni scorsi era intervenuto il Ministero delle infrastrutture che, su sollecito del prefetto di Brescia Valerio Valenti, aveva stabilito che i cartelli erano irregolari e invitato il Comune a rimuoverli. Ora, a fronte della dichiarazione dell'Amministrazione,  il Giudice ha fissato per l'8 luglio la prossima udienza al fine di verificare se l'impegno alla rimozione verrà effettivamente mantenuto. In ogni caso, Fondazione Piccini e Asgi – che fin da subito erano intervenute con una lettera di diffida e solo successivamente avevano fatto un ricorso richiamandosi al diritto antidiscriminatorio - chiederanno la prosecuzione del giudizio. I cartelli discriminatori sono infatti affissi da diversi mesi, il danno è stato fatto ed è giusto che ci siano delle conseguenze per chi ha deciso di utilizzare risorse pubbliche per una campagna politica di carattere discriminatorio. «Chiediamo ai sindaci di smettere di fare propaganda e di alimentare rotture all'interno delle comunità. Compito della politica è fare sintesi e sanare le divisioni, non di soffiare sul fuoco».

Camera del Lavoro di Brescia

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