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cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

SEGNALAZIONI DAI QUOTIDIANI NAZIONALI

Pensioni, il Governo convoca i sindacati


Tra le notizie del giorno che si dividono l’attenzione delle prime pagine dei quotidiani e delle aperture dei siti online di informazione la netta presa di posizione del premier in pectore libico Serraj contro un possibile intervento armato. Lo dice in una lettera inviata ieri all’Onu, mentre in apertura del vertice di Vienna ha chiesto l’addestramento e la rimozione dell’embargo sulle armi. In Egitto prosegue intanto la repressione contro ogni forma di dissenso: il manifesto pubblica la notizia di altre 152 condanne contro attivisti, mentre la verità sulla morte di Giulio Regeni è ancora molto lontana. Tra le notizie sulla politica italiana la nuova mossa del presidente del consiglio Renzi sul referendum costituzionale di ottobre, la decisione di votare solo la domenica del 5 giugno per le amministrative (Lega e Forza Italia sono in rivolta) e la riammissione della lista Fassina nella corsa per la poltrona di sindaco a Roma da parte del Consiglio di Stato. Appello di papa Francesco ai vescovi: “Siate sobri, rinunciate alle proprietà”. In vista della manifestazione sulle pensioni di giovedì a Roma, decisione a sorpresa di Palazzo Chigi

IL GOVERNO CONVOCA I SINDACATI

Su pensioni e politiche del lavoro il governo convoca i sindacati. Un incontro è fissato per il prossimo 24 maggio al dicastero del lavoro, tra il ministro Giuliano Poletti, il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Tommaso Nannicini e i leader di Cgil, Cisl e Uil. Lo scrive Giorgio Pogliotti sul Sole 24 ore: I sindacati da tempo premono per l'avvio di un confronto, soprattutto sui temi della previdenza. La difesa delle pensioni di reversibilità, la rivalutazione degli assegni pensionistici, l'estensione degli 8o euro alle pensioni più basse e la modifica della legge Fornero per la flessibilità in uscita che permetta l'ingresso di giovani nel mondo del lavoro, sono le parole d'ordine di Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil che hanno indetto per giovedì 19 una manifestazione nazionale a Roma”. Sul Corriere della Sera scrive Enrico Marro: “Pensioni, vertice (a sorpresa) governo-sindacati. Poletti convoca Camusso, Furlan e Barbagallo per il 24 maggio. Sul tavolo la revisione della legge Fornero. Intanto è via libera per il decreto trasparenza” (p.6). La notizia anche Sul Fatto Quotidiano (p.19). Sempre sul Corriere è Francesco Di Frischia a fare il punto sulle proposte di riforma previdenziale sul tavolo del governo. Sul Sole 24 , oltre al servizio di Pogliotti, il commento di Dino Pesole: “Ora la partita per fisco e pensioni”. Articoli sulle pensioni anche sul Messaggero e La Stampa.

“A TESTA ALTA”. GIOVEDI’ SI TORNA IN PIAZZA  A ROMA PER LE PENSIONI

 “Vogliamo difendere le nostre pensioni. Vogliamo dare un futuro ai giovani. Vogliamo che i pensionati non siano l’unico ammortizzatore sociale. Vogliamo la modifica della legge Fornero”. Sono le richieste dei sindacati dei pensionati che hanno organizzato una grande manifestazione nazionale a Roma, Piazza del Popolo per giovedì  19 maggio. Lo slogan della giornata sarà: “A testa alta. Per rivendicare diritti e dignità”.

LAVORO. CGIL: INCOMPRENSIBILE L’ENTUSIASMO PER I DATI INPS

"Del tutto incomprensibile l'entusiasmo con cui si commentano positivamente i dati Inps, imputando presunti meriti al Jobs Act e all'azione del Governo. Le richieste per l'utilizzo della cassa sono in realtà aumentate rispetto a marzo, e le domande di disoccupazione non potranno che fare altrettanto considerando la diminuzione di misura e durata dell'ammortizzatore a causa di una scelta sbagliata dell'Esecutivo. Non vi è certo da dormire sonni tranquilli". Così la Cgil nazionale ha commentato ieri il Report mensile aprile 2016 dell'Inps su Cassa integrazione guadagni e Disoccupazione. "I dati reali - spiega nel dettaglio la nota - ci dicono che il calo della CIG registrato a marzo è stato completamente sovvertito dall'aumento di aprile, pari al +9,1%, una cifra, peraltro e purtroppo, confortata dai valori esposti nella tabella del tiraggio, dalla quale risulta che l'insieme delle ore di cassa straordinaria e cassa in deroga autorizzate nel periodo gennaio-febbraio 2016, registrano un salto pari al +25,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente".

"Si tratta di chiari segnali - prosegue la nota - che dimostrano come nel nostro Paese non sia in atto alcun consolidamento della ripresa e dell'occupazione, sostanzialmente ferma intorno all'11,5% di disoccupati pur al netto dei circa 100 mila lavoratori assunti nel 2015 con l'esonero totale di contributi che non avrebbero avuto diritto a tale sgravio". Tornando ai dati sulla CIG diffusi oggi, per la Cgil  "a causa della scelta sbagliata di diminuire sia la misura che la durata dell'ammortizzatore, prodotta dal d.lgs. 148/15 di cui urge una revisione sostanziale, il dato sulle domande di disoccupazione non potrà che aumentare nel breve termine. Se a ciò aggiungiamo i rischi di rallentamento per l'economia italiana segnalati dall'Istat nella nota mensile dello scorso 5 maggio - si aggiunge - non vi è certo da dormire sonni tranquilli". "Da tempo sosteniamo che l'idea di fondo di consegnare le sorti dello sviluppo del Paese interamente alle aziende è sbagliata, e oggi i dati ci danno per l'ennesima volta ragione. Quei soldi - conclude la nota - avrebbero prodotto migliori risultati se fossero stati assegnati ad un piano di investimenti, così come da tempo abbiamo proposto con il nostro Piano del Lavoro".

CGIL CISL UIL  A  MADIA: IL CONTRATTO È DIRITTO PER TUTTI I LAVORATORI

“Il contratto è un diritto per tutti i lavoratori. E il rinnovo deve restituire dignità e riconoscimento professionale e retributivo a tutte le lavoratrici e i lavoratori pubblici. Senza eccezioni”. E’ netta la posizione di Rossana Dettori, Giovanni Faverin e Nicola Turco – segretari generali di Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Pa – rispetto alle indiscrezioni di stampa sulla direttiva all’Aran che il ministro della Pa Marianna Madia starebbe preparando. “Siamo i primi a voler sostenere i redditi più bassi anche nel pubblico impiego. Ma questo va fatto attraverso la leva fiscale, abbassando le tasse, aumentando i servizi alla persona, gli aiuti alle famiglie monoreddito. Non riversando misure minime di civiltà sui costi contrattuali”. “Noi chiediamo contratti innovativi che puntino a garantire diritti ai lavoratori e ai cittadini, sulle competenze e sul miglioramento dei servizi”, rimarcano le federazioni di categoria mobilitate massicciamente in questi mesi con un fitto programma di scioperi regionali. “E siamo pronti a proporre al governo un piano vero sulla produttività. Cittadini e imprese chiedono servizi più veloci e avanzati. I lavoratori pubblici vogliono lavorare meglio per contribuire allo sviluppo del paese. La produttività non cresce senza innovazione organizzativa, senza una moderna riorganizzazione dei servizi e dei processi produttivi, formazione, partecipazione dei lavoratori alla definizione degli obiettivi e alla misurazione e investimenti in digitalizzazione”.

“Le piazze piene di queste settimane per 'Contratto Subito' stanno lanciando una proposta chiara al governo e alla politica locale. Ma non accettiamo altre provocazioni elettorali. I lavoratori sono dalla parte di chi chiede una nuova macchina organizzativa per il welfare e i servizi pubblici. E il ministro Madia? Pensa a mettere a punto il motore o solo la divisa del pilota?”.

APPROFONDIMENTI  SU LAVORO E DINTORNI

Su Repubblica Luisa Grion fa il punto sul caporalato e lo sfruttamento in agricoltura (“Gli sfruttati sono 430 mila”, p.26). Dal sito di Rassegna Sindacale da segnalare l’articolo di Stefano Iucci sui problemi della ricerca in Italia in vista dell’assemblea della Flc a Frascati prevista per oggi e domani e quello di Maurizio Minnucci sulla Conferenza europea su profughi e migranti che si terrà a Roma il 15 giugno. Sul Manifesto Antonio Sciotto segnala che il nuovo contratto firmato la scorsa settimana per Federculture prevede anche le unioni civili (p.5).  Sulle pagelle europee sui conti pubblici italiani da segnalare tra i tanti commenti, quello di Adriana Cerretelli sul Sole 24 ore: “Il corto circuito tra stabilità e crescita”.

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