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cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

SEGNALAZIONI DAI QUOTIDIANI NAZIONALI

Le Unioni civili sono legge


Le Unioni civili la fanno da padrone sulle prime pagine dei quotidiani. La notizia è in apertura sul Corriere della Sera, su Repubblica, Messaggero, la Stampa, Fatto Quotidiano, Unità e Manifesto. I giornali più conservatori parlano di sdoganamento della bigamia, mentre gli oppositori, come Maurizio Sacconi, parlano di un boomerang per il Pd: “Legge incostituzionale, un boomerang per il Pd”, (Sole 24 ore, p.9). Il presidente del Consiglio Matteo Renzi parla invece di festa per molte persone che attendevano da anni questo momento e critica i sindaci che hanno annunciato l’obiezione di coscienza: le leggi si applicano. Ma anche la Lega di Matteo Salvini, dopo le dichiarazioni dei giorni scorsi di Alfio Marchini e altri, ora invita i sindaci a boicottare l’applicazione delle norme varate ieri dalla Camera dei deputati. Il Manifesto titola “nozze all’italiana”, un passo avanti anche se non ci sono le adozioni (il commento è affidato a Marilena Grassadonia, “E così ora ci tollerano”). Sull’Unità parla Monica Cirinnà:” brucia quel no di Cinque Stelle”. Sulle prime pagine anche le notizie sulla politica economica europea e sul primo sì alle richieste di flessibilità avanzate dall’Italia. Ma l’aumento dell’Iva è considerato una garanzia. Sul fronte della politica internazionale, oltre alla corsa per la Casa Bianca, si registra oggi il voto del Senato in Brasile  per l’impeachment  della presidente Dilma Rousseff. Il Partito dei lavoratori di Lula ora passa all’opposizione

CARTA DEI DIRITTI UNIVERSALI DEL LAVORO

Nell’ambito della presentazione della Carta dei diritti universali della Cgil ai gruppi parlamentari ieri c’è stato un incontro tra una delegazione del Pd e una della Cgil guidata dal segretario generale, Susanna Camusso. Precedentemente la Cgil aveva incontrato il Movimento a Cinque Stelle, Sinistra Italiana e Forza Italia. Prosegue intanto in tutta l’Italia la raccolta delle firme per la legge di iniziativa popolare.

UNIONI CIVILI. TONIOLLO (CGIL): UN GIORNO IMPORTANTE

È un giorno importante per la democrazia, per il mondo del lavoro, per l’affermazione della laicità, della civiltà e del progresso nel nostro Paese, che arriva, dopo un percorso troppo lungo e troppo travagliato, grazie ad una battaglia per i diritti a cui la Cgil ha contribuito con determinazione”. Così Maria Gigliola Toniollo, responsabile Ufficio Nuovi diritti della Cgil nazionale, ha commentato ieri la legge sulle Unioni civili, in votazione alla Camera dopo il sì alla fiducia posta dal Governo. Per Toniollo “tanto lavoro ancora ci separa da una legge che riconosca il matrimonio egualitario, unica garanzia di uguaglianza fra le persone, e resta forte il rammarico di aver visto sacrificati nel corso del dibattito parlamentare valori fondamentali come il diritto di figli e figlie a una piena genitorialità”. “Tuttavia – ribadisce in conclusione la dirigente sindacale della Cgil – è innegabile che il passo di oggi, che riconosce anche in termini normativi il passaggio dal diritto di famiglia al diritto delle famiglie, sia da considerarsi storico”

L’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI (ANPI) PARLA  AI GIOVANI

A partire dalle 16 di oggi sarà possibile seguire in diretta da Rimini su RadioArticolo1 www.radioarticolo1.it) la tavola rotonda in apertura del Sedicesimo Congresso nazionale dell’Anpi, sul tema “I giovani, risorsa del futuro”, sui valori democratici nati dalla Resistenza e sulla loro attualità. Ne parleranno il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso; il filosofo Carlo Galli; il pedagogista interculturale Raffaele Mantegazza; Paola Panciroli, giovane laureata; la sociologa Chiara Saraceno e il presidente uscente dell’Anpi nazionale, CarloSmuraglia.  A coordinare la tavola rotonda sarà il giornalista Massimo Giannini.

ENERGIA. DOMANI NUOVO SCIOPERO DEI LAVORATORI DELL’ENI

Nuova mobilitazione dei lavoratori dell’Eni. Per domani Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil hanno proclamato otto ore di sciopero per tutti gli addetti del Gruppo Eni e di Saipem. Nella stessa giornata si terrà una nuova manifestazione nazionale a Roma, a partire dalle 10 in Piazza della Rotonda, al Pantheon, a cui parteciperanno le segreterie di Cgil, Cisl e Uil. Della battaglia del sindacato contro le decisioni di dismissione dell’Eni ha parlato il segretario generale della Filctem, Emilio Miceli nel corso di una intervista a Radio Articolo 1 curata dal direttore Altero Frigerio, che ora si può riascoltare in podcast: http://www.radioarticolo1.it/audio/2016/05/09/28179/le-avventure-delleni-i-rischi-per-il-paese-interviene-emilio-miceli-filctem-cgil

E IL 20 MAGGIO SARA’ LA VOLTA DELLO SCIOPERO DELLA SCUOLA

Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal hanno proclamato lo sciopero nazionale generale della scuola per venerdì 20 maggio. Nel corso di una Conferenza stampa che ha avuto luogo a Roma ieri i segretari generali delle quattro federazioni, rispettivamente Pantaleo, Gissi, Turi e Massenti, hanno riepilogato i punti caldi sui quali è stato proclamato lo sciopero. Per il contratto non rinnovato da sette anni. La Corte costituzionale e una successiva pronuncia del Tribunale di Roma hanno sentenziato l’illegittimità di ulteriori rinvii. Per il personale amministrativo tecnico e ausiliario (ATA), ignorato dalla 107 ma oggetto di attenzioni inaccettabili dalle varie leggi di Stabilità che tagliano l’organico, riducono la possibilità di sostituire il personale assente, riversano sulle segreterie scolastiche profluvi di adempimenti che nulla hanno a che fare con la funzione istituzionale della scuola. Per la scomparsa completa e definitiva del lavoro precario attraverso il riconoscimento pieno di chi ha maturato diritti all’impiego per aver prestato servizio per almeno 36 mesi (limite imposto dalla Corte di Giustizia europea) da supplente e per aver acquisito titoli validi alla stabilizzazione. Per una valorizzazione della professione docente, centrata – diversamente da quanto prevede la legge 107 - sulla valutazione del lavoro collegiale e sull’impegno individuale, alleggerito dagli attuali eccessi burocratici - attraverso l’introduzione di meccanismi oggettivi di progressione della carriera da definirsi in ambito contrattuale. Il salario va ricondotto all’accordo fra le parti e sottratto all’arbitrio di un organo monocratico. Per la libertà d’insegnamento e l’imparzialità della Pubblica Amministrazione, incompatibili con la “chiamata diretta” dei docenti da parte del dirigente scolastico. Per i dirigenti scolastici. Non è più accettabile la sperequazione con la dirigenza pubblica, né il sovraccarico di incombenze e responsabilità cui fa riscontro un calo delle retribuzioni percepite. Per investimenti nell’istruzione che colmi il gap con la media degli investimenti dei paesi Ocse (5,9%) incrementandoli di un punto di PIL


DOMANI  A ROMA IL TERZO RAPPORTO SU AGROMAFIE E CAPORALATO

Si terrà domani, dalle 10.30, a Roma in Via Cavour 50/a, la presentazione del Terzo rapporto Agromafie e Caporalato, a cura dell’Osservatorio Placido Rizzotto – Flai Cgil.
Nella pubblicazione trovano ampio spazio le storie di lavoratori e lavoratrici che hanno vissuto sulla propria pelle il costo di un incrocio tra domanda e offerta di lavoro che significa mercato delle braccia gestito dai caporali e commissionato da aziende senza scrupoli; e l’inedita testimonianza di Francis, un caporale pentito. Oltre alle storie di denuncia, si trovano le testimonianze di come il sindacato a tutti i livelli abbia intrapreso azioni di contrasto al fenomeno: dall’operatività del Sindacato di strada alle proposte di legge regionali, alla Rete per il lavoro agricolo di qualità, per arrivare al Ddl contro il caporalato, del quale la Flai Cgil chiede rapida approvazione. Infine il Terzo Rapporto contiene uno sguardo sul mondo con focus specifici su Francia, Spagna e California.

ANALISI, COMMENTI E APPROFONDIMENTI

LA BATTAGLIA CONTRO IL JOBS ACT ALLA FRANCESE

Su Repubblica oggi scrive Bernardo Valli: “La battaglia del lavoro che divide la Francia”. La protesta francese contro la riforma del lavoro, mentre Juppè lancia un programma liberista. Il governo di Parigi, sostiene Valli, ha mostrato tutta la sua debolezza ricorrendo alla fiducia. (p.31 con richiamo in prima)

MICROCREDITO NEL SUD DELL’ITALIA
Il padre del microcredito Muhammad Yunus, 75 anni, il banchiere dei poveri, premio Nobel per la pace nel 2006, parla su Repubblica della possibilità di introdurre il microcredito per i giovani del sud dell’Italia: “Microcredito ai giovani del Sud per rilanciare l’Italia” (Repubblica, p.15).

IL CAPITALISMO CHE FA PAURA  AI GIOVANI AMERICANI

Per studiare in un buon college americano si pagano, solo di tasse, 60.000 euro l'anno. Per affittare una stanza vicino al campus di una grande città Usa servono altri 2500 euro al mese. Un Master, laurea di specializzazione, costa 160.000 euro, fare l'avvocato 240.000. II salario medio Usa è circa 55.000 euro l'anno, un giovane professionista arriva magari a 60.000, ma quanti anni gli ci vorranno prima che riesca a ripagare il debito contratto per studiare? Le banche non gli daranno un mutuo per la casa…Lo scrive Gianni Riotta su La Stampa in un commento intitolato “Il capitalismo fa paura come il socialismo”.

DISARMARE IL FINANZCAPITALISMO

Lo sostiene Roberto Sommella sul Corriere della Sera (p.30) “Immanuel Kant, nel cercare la ricetta della pace perpetua, la individuò nella federazione tra stati, quello che manca all’Europa oggi. Lo studioso Jorg Huffschmid ammonì come il problema delle società avanzate fosse il «finanzcapitalismo» e non la crisi. La finanza al cubo ha infatti completamente rovesciato il concetto di capitale . Quello classico, che produce valore, quando si costruisce una scuola, un ponte, si elabora una nuova medicina, si creano posti d i lavoro , sembra relegato ai tempi del Piano Marshall, lo si vorrebbe rievocare con la politica dei «soldi dagli elicotteri» da imporre alla Bce. Insomma è quasi un’utopia. Quello contemporaneo, il valore invece lo estrae, imponendo e sfruttando prezzi e tassi sui mutui, erogando prestiti a chi non può chiederli e rovesciando poi sulla collettività i debiti degli altri, come accaduto nel 2008. La tirannia della finanza è costata agli stati 15 trilioni di dollari per salvare banche, assicurazioni e fondi, mentre si è calcolato che con la dematerializzazione di molte transazioni finanziarie, quasi l ’80% dei 120 trilioni di dollari di azioni scambiati annualmente sulle borse mondiali perseguano finalità speculative….

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