Quello del fast food oggi non è più un impiego temporaneo a cui aspirano solo giovani studenti. Sono sempre di più gli adulti e persino i laureati disposti ad accettare le pessime condizioni di lavoro in uso nel comparto. Ne abbiamo parlato con Salvatore, giovane addetto McDonald’s e delegato sindacale
È vero che siete nella cosiddetta catena di montaggio moderna?
Sì. A differenza di quello che uno può pensare guardando dall'esterno, è una catena di montaggio a tutti gli effetti. Ci sono tempi da rispettare in tutte le postazioni (cucina, cassa, drive) e per evitare che tutto si interrompa è necessario non sforare. In più, a differenza delle classiche catene di montaggio, da noi si aggiunge la necessità di spostarsi non camminando, ma correndo. Cosa che aumenta notevolmente il rischio di infortuni. E c'è anche un altro elemento di diversità: il rapporto con il cliente, che rende più complicata la gestione dei tempi, con la necessità però di non far notare alcuna difficoltà a chi si ha di fronte. l'intervista completa su rassegna.it