via Fratelli Folonari, 20 - Brescia Centralino 030.37291
cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

IN RISPOSTA AL MINISTRO POLETTI

I voucher? Sono irriformabili, non basta tracciarli


Il ministro Poletti ha annunciato l'intenzione di tracciare i Voucher perché a rischio "furbate". L'istituto dei voucher non va tracciato ma sostituito del tutto da uno strumento che non possa camuffare il lavoro irregolare e che comunque riconosca diritti ai lavoratori. Esattamente come proponiamo nella nostra Carta dei Diritti attraverso un nuovo strumento per il lavoro occasionale che risponda alle esigenze temporanee e limitate con norme antielusive e diritti per i lavoratori. Lo scrive la Cgil nazionale sulla pagina Facebook della confederazione. “Il voucher è uno strumento che va sostituito, come proponiamo nella nostra Carta dei diritti: maschera elusione ed è una forma di precariato estremo e povero che svantaggia ulteriormente soggetti già deboli nel mercato del lavoro. Vedremo come interverrà il Governo per modificare il decreto 81/2015, intanto si apra un confronto serio sul tema”. Così la segretaria confederale Serena Sorrentino ha commentato i dati del report sull’utilizzo dei voucher per le prestazioni di lavoro accessorio di ministero del Lavoro e Inps e l’annuncio del Governo di un decreto correttivo al Jobs act.

 

“Dal report – spiega Sorrentino – emerge chiaramente un dato: 1,4 milioni di percettori nel 2015 sono l’effetto della liberalizzazione a tutti i settori e a tutte le tipologie di fruitori del lavoro accessorio, fino a quando questo è stato ben delimitato il suo uso era fisiologico e circoscrivibile”. “Secondo Inps e Ministero – continua la dirigente sindacale – un voucher su tre va agli under 25 e le donne rappresentano il 52 per cento dei percettori per importi riscossi mediamente molto bassi, circa 600 euro. Si tratta quindi – ribadisce – di una forma di precariato estremo e povero che svantaggia i soggetti già deboli sul mercato del lavoro”. “Il Governo annuncia misure per la tracciabilità che rispondono all’esigenza di fare chiarezza in questo mondo grigio in cui sommerso e irregolare si sovrappongono, ma oramai – prosegue la segretaria confederale della Cgil –  i voucher sono concorrenti del lavoro subordinato per diffusione e il dato così basso sulla retribuzione fa sorgere il sospetto che coprano molto lavoro nero”. Per Sorrentino “così come è, l’istituto del voucher è sbagliato e va ricondotto alla sua origine, e ai lavoratori fruitori vanno riconosciuti dei diritti. Puoi essere operaio, bagnino, educatore, autista, consulente, qualsiasi lavoro viene considerato uguale, non hai nessun diritto e la quota di 2,50 euro sui 10 euro nominali del buono divisi tra previdenza e assicurazione sono veramente insufficienti a garantire minime coperture”, sostiene. “Per questo – sottolinea Sorrentino – nella nostra Carta dei Diritti proponiamo il superamento dei voucher e un nuovo tipo di lavoro occasionale che risponda alle esigenze temporanee e limitate con norme antielusive e diritti per i lavoratori”.

vai all'approfondimento

Approfondimenti