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cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

LA NOTA DI SUNIA E CAMERA DEL LAVORO

 A proposito di Torre Tintoretto


2016-02-09 Non che non ci fossero problemi di risanamento o che la sua stessa strutturazione, così come era stata pensata e realizzata, non presentasse problemi di vivibilità ma se le menti dei decisori avessero vantato, non diciamo un po' di saggezza, ma almeno un minimo di sana immaginazione, la scelta di svuotare la Torre Tintoretto e abbatterla, neppure si sarebbe presentata.

Tuttavia, dopo mesi dallo sgombero forzato, siamo arrivati all'oggi: la Torre è svuotata dei suoi inquilini ormai dispersi e sistemati altrove e torna di attualità, con un sovrappiù di degrado e difficoltà nella ricerca di soluzioni, il che farne. Lasciarla in stato di abbandono? Ristrutturarla? Abbatterla e ricostruirvi altri alloggi popolari? Sono le ipotesi in campo, che meriterebbero di essere valutate per quella che è la situazione di oggi, ovvero di un palazzo vuoto e sottoposto a progressivo degrado strutturale.

Il dibattito che sta animando la città pare invece si stia svolgendo in modo immutato, riproponendo gli antichi schieramenti pro e contro l'abbattimento. Forse sarebbe preferibile, da parte di tanti commentatori, fare un passo indietro, per guadagnare una misura aggiornata del da farsi, prendendo in considerazione ipotesi anche nuove.

Se la situazione della Torre è cambiata, immutato e anzi aggravato è infatti il bisogno di casa fra la popolazione impoverita, così come crescente è la domanda di lavoro e buona occupazione. Se il dibattito partisse da vecchi e buone domande come queste, come dare risposta al bisogno di casa in città e come agire per alimentare occupazione anche attraverso le opere pubbliche, probabilmente si potrebbe fare un passo avanti nella discussione in corso.

Oriella Savoldi - Camera del Lavoro di Brescia
Simone Cardin - Sunia Brescia

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