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cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

SEGNALAZIONI DAI QUOTIDIANI NAZIONALI. TRA LE SEGNALAZIONI ANCHE LO SCIOPERO DEL COMMERCIO

Elezioni, politiche la Spagna è multicolore. L'Europa preme per il Governone Pp-Psoe


Le elezioni politiche hanno sancito la fine del bipartitismo. Confermate le previsioni dei sondaggi: vincono i popolari, ma non hanno la maggioranza. Il Partido Popular è primo con quasi il 29% dei consensi, il Psoe si attesta al 22% seguito da vicino da Podemos, che ottiene un risultato straordinario con oltre il 20% dei voti. Ciudadanos - che fino a inizio mese era terzo e insidiava da vicino i socialisti - chiude  quarto, sotto il 14%. I popolari ottengono così 123 seggi, con una perdita netta di 65 seggi rispetto a quattro anni fa, e molto al di sotto della soglia dei 176 necessari per governare da soli. Allo Psoe vanno 90 deputati, 69 a Podemos e 40 ai liberali centristi di Ciudadanos

MANOVRE DI NATALE. La Legge di stabilità approda oggi al Senato, dopo essere stata varata dalla Camera nella notte tra sabato e domenica con 291 voti a favore e 68 contrari. Il disco verde dell'Aula di Montecitorio è arrivato senza il ricorso al voto di fiducia. Valore complessivo: oltre i 30 miliardi di euro. Il Senato la voterà prima di Natale senza correzioni. Confermate l’abolizione delle tasse sulla prima casa e le norme sul contante, ora il governo e annuncia la creazione di un milione di nuovi posti di lavoro, una cifra che riecheggia altre promesse. Ne parla oggi  tra gli altri, Paolo Baroni su La Stampa (“Il governo punta a un milione di posti in più”). Il presidente Renzi, parlando a Rai uno, ammette che si sarebbe potuto fare di più nel 2015, ma l’Italia è comunque ormai guarita. E il Mezzogiorno? E’ stato dimenticato, scrive Ernesto Galli della Loggia sul Corriere della Sera. Sulla situazione delle regioni del Mezzogiorno e sulla necessità di costruire una nuova politica di rilancio è in corso la campagna nazionale della Cgil, “Laboratorio Sud”: ci vogliono scelte strategiche

BATTAGLIE DI CIVILTA’. Il contratto di lavoro non è un privilegio e anche se la crisi non è finita non si può continuare a scaricare tutto sul lavoro. Lo ha detto sabato il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, in occasione dello sciopero del commercio. Nel suo intervento in piazza a Milano la leader della Cgil ha rilanciato anche l’invito ai consumatori a disertare i supermercati per un giorno per sostenere la giusta lotta delle lavoratrici e dei lavoratori. Ma il suo intervento ha fatto gridare allo scandalo. Vuole affossare l’Italia, ha commentato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, secondo il quale è incivile scioperare a Natale. Ma è civile lasciare i lavoratori senza contratto a Natale? E’ stata la replica di Susanna Camusso.

SCANDALI  IN BANCA. Ospite ieri sera di “Che Tempo che fa” il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, ha escluso nuovamente le sue dimissioni (lo aveva già detto in una intervista a Repubblica Tv) e ha difeso l’operato di Bankitalia nel caso delle banche che hanno rischiato il default. Ma i risparmiatori, ha detto Visco, possono stare tranquilli. E alla loro tranquillità ci dovrà pensare Raffaele Cantone. Sarà l’autorità anticorruzione a vigilare. Lo ribadisce oggi lo stesso Cantone in una intervista sul Corriere della Sera di Giovanni Bianconi

PATRONATI  MENO TAGLIATI. Nell’ultima versione della Legge di stabilità, quella su cui dovranno ora votare i senatori, il taglio alle risorse destinate all’attività dei patronati è stato ridotto da 48 a 15 milioni di euro. “Resta una cicatrice – commenta Morena Piccinini, presidente dell’Inca – che non si cancella e che si aggiunge ai tagli già sopportati negli anni scorsi. Tuttavia, non possiamo sottacere il valore di questo risultato, ottenuto, anche questa volta, solo grazie alla grande mobilitazione dei cittadini e dei parlamentari che ci hanno sostenuto in questa battaglia”

NUOVI CONTRATTI. A un passo dall’accordo tra Cgil, Cisl, Uil sul modello di contrattazione e sulle regole per certificare la rappresentatività effettiva delle organizzazioni sindacali. Il testo sarà sottoposto poi a gennaio alle controparti industriali

LO SCIOPERO NELLA GRANDE DISTRIBUZIONE SUI GIORNALI DI DOMENICA

Lo sciopero nel commercio per il contratto di lavoro di sabato scorso non è passato inosservato e sono stati molti i titoli, i servizi e i commenti sulla stampa di ieri. Ne citiamo alcuni. Sul Sole 24 ore si parla di “guerra di dati” sullo sciopero della grande distribuzione, mentre il Corriere della Sera (a pagina 2) ha rilanciato le dichiarazioni del segretario generale della Cgil: “Camusso: incivile un altro Natale senza il rinnovo del contratto di lavoro”. Nella notizia del Corriere viene anche ripresa la battuta della leader Cgil sul mondo delle cooperative di distribuzione che avrebbero perso i loro valori distintivi, “la Coop sei tu forse non è più uno slogan adeguato”. Sulle pagine milanesi del Corriere il pezzo sulla manifestazione: “Le commesse riempiono la piazza, i clienti i negozi”. Su Repubblica ha scritto ieri Luisa Grion: “Camusso: Stop allo shopping, aiuta i lavoratori”. E sempre sulle stesse pagine gli fa eco Oscar Farinetti intervistato da Paolo Griseri: “Non siamo ai tempi di Fidel, pensi agli interessi di tutti”. La polemica sulle Coop è stata ripresa ieri anche sul Fatto Quotidiano (Camusso: “La Coop sei tu? Ma se pensano solo al profitto…”) e sul Tempo: La Cgil: niente acquisti, ma la Coop fa il pienone”. Anche l’Unità, nella titolazione ha scelto di mettere in evidenza lo scontro con le Coop. Discorso analogo per il manifesto con il pezzo di Antonio Sciotto: Camusso: Coop non sei più tu. Cgil, duro attacco alla Coop.

GABRIELLI (FILCAMS): UN CHIARO SEGNALE ALLE IMPRESE

“Lo sciopero del 19 dicembre e la partecipazione alla manifestazione di Milano hanno voluto riaffermare il valore, la dignità e il ruolo del contratto nazionale, e allo stesso tempo mettere al centro la condizione di chi lavora in questo settore tra crisi aziendali, continue richieste di flessibilità  e gli effetti negativi della liberalizzazione degli orari e delle aperture”. Lo ha dichiarato sabato il segretario generale della Filcams, Maria Grazia Gabrielli. E solo nel rispetto e nella tutela di questi lavoratori che potrà avvenire la ripresa del negoziato, con un diverso approccio delle controparti per avviare un confronto costruttivo e concreto.

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