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SUI CARTELLI FATTI METTERE DAL SINDACO

Pontoglio, il parroco: i cattolici chiedano scusa


2015-12-21 Partita anche una raccolta firme per chiederne la rimozione (ne scrive il gdb a p.15). Dal bsoggi, pagina 20: "«È doveroso chiedere scusa e perdono, anche a nome di tutti i cristiani che hanno come punto di riferimento il Vangelo e non le tradizioni, alle persone appartenenti a culture e tradizioni diverse perché nei loro confronti ancora una volta il Vangelo è stato usato con incoerenza e superficialità. E se il Vangelo oggi è solo tradizione, non è colpa di coloro che professano fedi e culture diverse, ma è colpa nostra che ancora una volta abbiamo venduto la primogenitura per una piatto di fagioli». Le incisive  parole di chiusura sublimano il messaggio lanciato dall'omelia pronunciata dal parroco di Pontoglio. Un'omelia incentrata sul caso della segnaletica apposta all'ingresso del paese che invita chi non rispetta la cultura occidentale ad andarsene. Don Angelo Mosca, in realtà, non ha mai fatto esplicitamente riferimento all'iniziativa dell'esecutivo, ma i passaggi del suo discorso ai fedeli nella messa di ieri mattina sono stati fin troppo eloquenti. Nel giorno che ha segnato l'avvio della raccolta firme per chiedere la rimozione dei cartelli installati all'ingresso del paese, la presa di posizione del parroco si innesta in una comunità divisa. Con il passare dei giorni si sta allargando infatti anche il fronte dei sostenitori del provvedimento del sindaco Alessandro Seghezzi che fin dall'inizio ha precisato come l'invito ad allontanarsi dal paese alle persone che non rispettano le tradizioni della cultura occidentale, contenuto nella segnaletica, non aveva rivendicazioni religiose ma culturali.Sull'atteggiamento che devono assumere i cristiani, don Mosca è stato tuttavia molto chiaro. Ispirandosi alla visita di Maria a Elisabetta, «due donne prime profeti del Nuovo testamento», il sacerdote ha ribadito che «il Vangelo non è una cultura né una tradizione, ma un messaggio d'amore rivoluzionario capace di cambiare la realtà». Don Angelo ha ricordato che «la giustizia di Dio scardina storia culture e tradizioni, e rende i potenti uguali a tutti»".

Pillole dalla stampa locale, le altre segnalazioni

 

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