via Fratelli Folonari, 20 - Brescia Centralino 030.37291
cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

Edilizia pubblica, ieri la manifestazione a Milano


2 dicembre 2015 Inquilini, lavoratori, pensionati hanno partecipato ieri pomeriggio alla manifestazione contro il progetto di legge regionale sulle case popolari, organizzata dai sindacati confederali Cgi, Cisl, Uil e degli inquilini Sunia, Sicet, Uniat, Unione inquilini e Conia della Lombardia. Secondo sindacati e manifestanti, il PdL varato dalla giunta Maroni non risolve i problemi e stravolge le finalità sociali e di servizio, scaricando i costi sull'utenza e sui Comuni.

Il provvedimento, infatti, esclude dalle case popolari le famiglie povere, e trasferisce ai Servizi Sociali compiti e spese di assistenza. Mentre era in corso la manifestazione, una delegazione ha incontrato l'assessore regionale alla Casa, Fabrizio Sala, al quale sono state ribadite le ragioni della protesta, sollecitandolo a modificare la legge nel segno di una maggiore efficacia ed equità. L'assessore ha dato la propria disponibilità a proseguire il confronto e ad ascoltare le ragioni del sindacato nel corso dell'iter di approvazione. Graziella Carneri, della segreteria della Cgil Lombardia, afferma: “Questo PdL è sbagliato e va modificato perché, anziché risolvere i problemi fondamentali delle politiche abitative in Lombardia, è destinato ad aggravarli, e non dà risposte sul piano della mancanza di alloggi e di risorse per garantire un patrimonio immobiliare pubblico adeguato per qualità e quantità. Non c’è un finanziamento strutturale per le politiche abitative e per la stessa legge, e le risorse previste sono del tutto insufficienti. L'ingresso dei privati nel sistema di gestione del patrimonio pubblico ha senso solo se è utile ad aumentare la disponibilità di alloggi, ma la legge non pone alcun vincolo in tal senso. É sbagliata e miope la divisione fra servizio abitativo pubblico e sociale perché genera ghetti, cambiando la destinazione d'uso delle case popolari (solo per i poveri..) e scarica costi e oneri sui comuni”.

Approfondimenti