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cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

Mattinale del 24 novembre

E’ rischio povertà ed esclusione sociale per un italiano su quattro, con un lievissimo miglioramento per il Sud, dove il dato passa dal 48 al 46,4%.


E’ rischio povertà ed esclusione sociale per un italiano su quattro, con un lievissimo miglioramento per il Sud, dove il dato passa dal 48 al 46,4%.  Si tratta però di un effetto ottico dovuto al livellamento generale delle condizioni di vita. In realtà sono molti i commentatori e gli analisti che continuano a parlare di una vera e propria emergenza sud. E oggi capiremo qualcosa di più della condizione sociale degli italiani con la diffusione dei dati Istat sulle retribuzioni contrattuali. Secondo la Cgil, la situazione già difficile per i divari storici, è notevolmente peggiorata con la crisi che ha aumentato le diseguaglianze come i dati ci ricordano ogni giorno e come la Cgil ha continuato a denunciare chiedendo al governo misure che possano favorire la redistribuzione. Già ieri l'Istat - come si legge su Repubblica.it - ha certificato i nuovi dati sulla povertà tra i quali l'aumento delle persone a bassa intensità lavorativa (dall'11,3% al 12,1%). E sottolinea come il 20% più ricco delle famiglie residenti in Italia percepisce il 37,5% del reddito totale, mentre al 20% della popolazione spetta solo il 7,7%.

E’ ancora massima allerta a Bruxelles: la città anche oggi resterà blindata, mentre da domani le attività dovrebbero riprendere gradualmente. Intanto una cintura esplosiva è stata trovata ieri nella banlieu di Parigi dove era stato localizzato Salah. Gli Usa hanno diramato un’allerta ai propri cittadini sul rischio di viaggi all’estero, mentre secondo le polizie di tutto il mondo e in particolare secondo le informazioni del Dipartimento di Stato americano, l’Isis e altri gruppi islamisti continuerebbero a preparare attacchi. Messaggi di allarme anche per il viaggio di papa Francesco in Africa: l’allarme è stato lanciato dai servizi segreti francesi.

Oggi in piazza San Marco a Venezia ci saranno i funerali in forma civile di Valeria Solesin, la ricercatrice italiana uccisa negli attentati di Parigi del 13 novembre. Ieri l’omaggio del presidente del consiglio Renzi e della presidente della Camera, Boldrini. Oggi ai funerali sarà presente il presidente Sergio Mattarella. Sulle prime pagine di oggi la parola più ricorrente è guerra. “Raid e tank, scene di guerra in Siria”.  “Patto di guerra tra Parigi e Londra”. “Francia, la portaerei contro l’Isis”. Il Manifesto parla di “stati di allarme”, mentre l’Unità titola: “Il coraggio di non andare in guerra” (riportando la linea decisa ieri dalla direzione del Pd). Tra le riflessioni di oggi da segnalare in particolare l’intervista a Romano Prodi sul Sole 24 ore e quella su Repubblica a Massimo D’Alema, che apprezza la linea di saggezza scelta dal governo Renzi, ma non esclude un coinvolgimento dell’Italia nella guerra in Siria.

Domani si celebra la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. La Cgil ha organizzato iniziative in molte città. E intanto si scopre che per le donne, a causa dei tanti lavori e impegni, il giorno è più corto di un’ora (se ne parla su Repubblica, p.23). L’Unità ripropone  invece brani del libro di Dacia Maraini, “Passi affrettati”. Sul Corriere della Sera parla la presidente della Camera, Laura Boldrini.

Parte la privatizzazione delle Fs: sul mercato è collocato il 40%, ma la rete dovrebbe restare pubblica. Sono molte le incognite e i rischi di ulteriore peggioramento del servizio pendolari. La Filt, il sindacato Cgil dei lavoratori dei trasporti, lancia l’allarme. E dopo lo sbarco a Wall Street, ora la Ferrari punta anche su Piazza Affari. Giovedì il consiglio di amministrazione delle Ferrovie definirà i termini della privatizzazione decisa dal Consiglio dei ministri.

Possibili passi avanti nella definizione delle relazioni industriali e delle regole della contrattazione. Per giovedì  è prevista la firma dell’accordo tra Confcommercio, Cgil, Cisl e Uil sulla rappresentanza sindacale. Domani riprenderà invece il dialogo tra Cgil, Cisl, Uil per riavviare le difficili trattative con la Confindustria.


FERROVIE PRIVATIZZATE. NASSO (FILT CGIL): SOLO PER FARE CASSA?
 “Cosa succede dell’integrità aziendale? Il 40% di cessione prevede lo scorporo di RFI con tutti i danni conseguenti per la tenuta dell’intero gruppo? Il Governo chiarisca le reali intenzioni sulla privatizzazione del Gruppo Fs”. E’ quanto chiede il segretario generale della Filt Cgil, Franco Nasso sottolineando che “troppa confusione ed i tanti annunci sono motivo di grande preoccupazione” . Secondo quanto sostiene il numero uno della Filt Cgil “l’azienda va bene, negli ultimi anni i risultati sono positivi e l’integrità del Gruppo è stato l’elemento fondamentale. Il processo di risanamento ha funzionato ed i lavoratori e il sindacato hanno fatto fino in fondo la loro parte, attraverso un intenso ed ininterrotto processo negoziale”. “C’è - spiega Nasso - un problema di mancata corrispondenza tra le aspettative degli utenti del trasporto regionale ed il servizio offerto. Le ragioni sono dovute principalmente ai tagli operati da tutti gli ultimi governi su questo fondamentale servizio universale che, per essere erogato, ha bisogno del contributo pubblico perché senza risorse la promessa di miglioramento del servizio, basata sulla privatizzazione, non potrà mai essere realizzata. Per il dirigente sindacale della Filt “da quanto si può capire dagli annunci la privatizzazione non darà risorse al trasporto regionale, anzi finirà per limitare fortemente la capacità industriale di Trenitalia, limitandosi, come è del tutto evidente, a fare un incasso dalla vendita che, viste le condizioni e la fretta, potrebbe sostanzialmente consistere in una svendita”. “Il Governo ed il Ministro - chiede infine Nasso - ci spieghino come da tutto ciò possa originare sviluppo, qualità dei servizi, mentre si privatizzano dei fondamentali asset che verrebbero consegnati al mercato”.


25 NOVEMBRE, GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

Domani  25 novembre verrà celebrata la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Una donna su tre in Italia, ricorda la Cgil, subisce violenza soprattutto in casa e sul lavoro. Calano le denunce ma non i femminicidi.  Le vittime di violenza, sia fisica sia sessuale, perpetrata soprattutto dai partner o dagli ex partner infatti, stando alla recente indagine effettuata dall’Istat e dal Ministero, ammontano a quasi 7 milioni.  In Italia le leggi sulla violenza contro le donne sono in linea con gli standard europei, ma le tutele effettive no. Tanto da spingere l’Onu, nelle osservazioni formulate nel quarto rapporto periodico pubblicato nei giorni scorsi, a lanciare un monito al nostro Paese al fine di assicurare effettiva tutela alle donne. Per le iniziative della Giornata internazionale il vignettista e illustratore Mauro Biani ha disegnato il manifesto che ora è pubblicato anche online sul sito della Cgil nazionale http://www.cgil.it/News/PrimoPiano.aspx?ID=23502. In occasione della Giornata internazionale oggi l’Unità ripubblica un estratto dal libro “Passi affrettati” di Dacia Maraini (“Una donna uccisa ogni due giorni”, p.12). Il libro è stato ripubblicato in questi giorni da Perrone Editore, storie vere di cronaca che arrivano da tutto il mondo grazie al supporto di Amnesty International.  E intanto la divisione dei lavori famigliari tra donne e uomini continua ad essere molto squilibrata. “Super donne, super mamme e super mogli. Le donne italiane hanno un orologio che, paragonato a quello degli uo- mini, sembra segnare meno minuti. Tempo libero? Poco. Ogni giorno, calcola l'Istat, esattamente un'ora in meno dei maschi….” Lo scrive Irene Maria Scalise su Repubblica (p.23) Sul Corriere della Sera parla invece la presidente della Camera, Laura Boldrini, intervistata da Monica Guerzoni (p.22). “L’occupazione femminile è un’arma antiviolenza. Servono perciò nuove misure”.

MARTINI (CGIL). DOMANI ANDREMO AL TAVOLO CON LA NOSTRA PROPOSTA

“Il sindacato deve avere una sua proposta autonoma. Oggi proviamo a ripartire alla luce del lavoro fatto da alcune categorie capitalizzando le intese sui rinnovi. Quello dei chimici è un input importante. Sui meccanici non ce l'abbiamo fatta ad avviare una piattaforma unica, però è positivo il fatto che il tavolo – almeno quello – è unitario”. Così Franco Martini, segretario confederale della Cgil, che sarà al tavolo di domani con Cisl e Uil per riavviare la difficile trattativa con la Confindustria sul nuovo modello contrattuale. Martini parla a Rassegna Sindacale con una intervista a cura di Maurizio Minnucci. http://www.rassegna.it/articoli/contratti-i-sindacati-puntano-su-una-proposta-autonoma


MENO CONTANTE, PIU’ BANCOMAT. CONVEGNO A ROMA CON CAMUSSO

Meno contante e più moneta elettronica.  Se ne discuterà domani in un incontro, che sarà seguito in diretta da RadioArticolo1 (www.radioarticolo1.it), Agostino Megale, segretario generale della Fisac Cgil; Marco Bragadin, responsabile Rete e Retail di Banca MPS; Giovanni De Censi, presidente dell’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane; Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati; Don Pino de Masi, referente per l’associazione Libera nella Piana Gioia Tauro. Concluderà l’iniziativa l’intervento di Susanna Camusso, segretario generale della Cgil.

VITA DURA SENZA I CAF. LA CAMPAGNA CONTRO I TAGLI

Prosegue la campagna in difesa dei Caf, i centri di assistenza fiscale. La legge di stabilità del governo, che è ora all’esame del Senato, prevede infatti un taglio ai finanziamenti dei compensi ministeriali ai Caf di 40 milioni nel 2016, 70 milioni per il 2017 e per il 2018 e 100 milioni dal 2019. "E’ un vero e proprio attacco all’attività di tutela sociale svolta da questi nei confronti dei cittadini, come per l'assistenza all'Isee, e al sostegno e alla facilitazione prestati agli stessi nell'adempiere i propri doveri fiscali e a ottenerne le relative agevolazioni". Così Cgil e Caaf (i centri di assistenza della confederazione) hanno commentato la norma della manovra del governo. "Come per l'attacco al Fondo Patronati, le conseguenze di questa scelta - spiegano Cgil e Caaf - avranno un impatto drammatico sull’intero sistema della rappresentanza e dei servizi".

COREA DEL SUD. DURANTE (CGIL): SOLIDARIETA’ AL SINDACATO KCTU

La Cgil esprime la propria solidarietà alla Confederazione Sindacale Sud-Coreana KCTU per i recenti gravi attacchi da parte del governo e della polizia. La Cgil si unisce all'ITUC nella richiesta di ritiro immediato del mandato di arresto nei confronti del segretario generale Han Sang-gyun e chiede il rilascio dei sindacalisti arrestati recentemente”. E’ quanto afferma Fausto Durante, responsabile Area politiche europee e internazionali Cgil. “Non più tardi di due settimane fa, - ricorda il dirigente sindacale - la Cgil partecipava a un seminario internazionale organizzato dalla KCTU sulla deregolamentazione dei diritti del lavoro a livello globale e alla manifestazione contro la riforma del mercato del lavoro, che il governo ultraliberale della presidente Park Geun-hye sta portando avanti con autoritarismo”. “La KCTU, insieme a esponenti dei movimenti sociali, - conclude Durante - ha organizzato una grande manifestazione repressa con barricate della polizia, cannoni ad acqua e gas lacrimogeni. Chiediamo un’azione di solidarietà e un intervento degli organismi internazionali affinché venga ripristinato il rispetto dei diritti sindacali fondamentali”.

SEGNALAZIONI DAI GIORNALI DI OGGI

RISCHIO POVERTA’. Se ne parla in particolare sul Corriere della Sera con un articolo di Lorenzo Salvia, “Isee, cambia l’indicatore della ricchezza, ma il peso della povertà resta lo stesso: a rischio un italiano su quattro” (p.33). Misera Italia: 1 su 4 ancora a rischio povertà” è invece il titolo del Fatto Quotidiano (Roberto Rotunno, p.16). Sui dati Istat scrive anche Fulvio Fulvi sull’Avvenire: “La povertà morde, al Sud è emergenza” (p.11) Sempre sull’Avvenire interessante il commento di Francesco Riccardi, “Le guerre tra poveri da evitare” (p.2).

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