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ALLA COMMEMORAZIONE ANCHE UOMINI E DONNE DELLA COMUNITÀ MUSULMANA

Brescia, il ricordo dei partigiani uccisi unito al dolore per la Francia


lunedì 16 novembre 2015 In primo piano, sui quotidiani locali, le "ricadute" bresciane degli attacchi terroristici avvenuti a Parigi, tra testimonianze e manifestazioni di solidarietà. Bresciaoggi, questa mattina, dà ampio rilievo alla manifestazione per i caduti di piazza Rovetta, che si è legata ai fatti di Parigi. Diverse le prese di posizione di rappresentanti di centro islamici bresciani.


IL RICORDO DEI PARTIGIANI UCCISI UNITO AL DOLORE PER LA FRANCIA

Prendiamo la notizia da bsoggi. "La commemorazione dell'eccidio di Piazza Rovetta diventa un ulteriore momento di vicinanza alla Francia, con persone di tutte le età. L'Anpi bresciano ha infatti trasformato la tradizionale cerimonia in un evento di più ampio respiro. Per esprimere «solidarietà e vicinanza al popolo e alla Repubblica francese, dopo i terribili attentati di venerdì» scorso, come spiegato dal presidente provinciale Giulio Guidotti, la commemorazione è diventata simbolo del cordoglio di tutta Brescia. Accanto al gonfalone della città, agli stendardi dell'Anpi e delle Fiamme Verdi, il tricolore italiano si è mischiato alle decine di cartelli esposti dai presenti. «Terrorists don't know Islam», «Uniti contro il terrore e tutte le forme di violenza» recitavano alcuni di quelli mostrati, senza distinzione, da italiani, di nascita o adottivi.


LA PARTECIPAZIONE DELLA COMUNITÀ MUSULMANA

Sempre dal bresciaoggi, leggiamo: "Se folta è stata l'affluenza di bresciani, ancora di più è emersa la partecipazione del mondo musulmano provinciale, presente sotto sigle istituzionali, Il Centro Culturale di Via San Zeno, l'associazione italo-algerina, il centro islamico di Gavardo e quello pachistano di via Volta, ma soprattutto con i volti delle persone. Raisa Labaran ha voluto esserci «come musulmana e come cittadina - ha affermato -, per esprimere vicinanza nei confronti delle vittime del terrorismo, a Parigi come a Beirut e in Siria, e per rilanciare un universale messaggio di pace e solidarietà». Da Vestone l'Islaam territoriale (con l'associazione «Es Salam»), in una nota condanna duramente il terrorismo. Il comunicato inizia lodando il Signore: «Lode ad Allah l'Unico, la Pace e la Benedizione siano sull'ultimo Profeta, Muhammed, sulla sua Famiglia e sui suoi Compagni». Ma poi si parla di quanto accaduto in Francia: «Riguardo quegli sgradevoli eventi, dall'aggressione armata alle esplosioni che hanno causato la morte di molte persone innocenti, questi sono solo atti criminali di stampo terroristico, condannati dalle Religioni rivelate che, come le menti sane, non ammettono tali fatti». La loro risposta: «Coloro che compiono questo tipo di crimini non hanno scusanti. La brutalità e il male di tali atti, è cosa nota, sono proibiti dalla Religione dell'Islam... in realtà questi criminali sono consci della proibizione di tali atti, della loro brutalità e della scia di orrore che portano con sé, ma persistono nei loro crimini verso persone innocenti... Questi criminali hanno fatto di uccisioni, esplosioni e corruzione il proprio obiettivo, rendendo le loro menti cieche e deviate»".

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