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DAL 25 NOVEMBRE ANCHE L'ITALIA DOVRÀ RISPETTARE LA NORMATIVA UE SUGLI ORARI IN CORSIA

I medici italiani? Lavorano troppo. Lo dice l'Europa


Ce lo chiede l'Europa. Basta turni stressanti per i medici italiani. E chissà se questa volta il "mantra", spesso ripetuto su temi assai meno importanti, spingerà il governo ad agire di conseguenza. Dal 25 novembre, infatti, anche l'Italia dovrà rispettare la normativa europea in tema di orario di lavoro in sanità. Per quella data scatterà l'abrogazione della vigente normativa nazionale con la quale si disapplicavano nella sanità alcune disposizione europee sull'orario di lavoro.

E così da quella data la durata media dell'orario di lavoro non potrà in ogni caso superare, per ogni periodo di 7 giorni, le 48 ore, comprese le ore di lavoro straordinario; inoltre, è previsto il diritto a 11 ore di riposo consecutivo ogni 24 ore. Il punto, però, fa notare la Fp Cgil, che questo cambiamento renderebbe necessari almeno 5.000 camici bianchi in più. E qui, la questione si aggiunge all'altra, annosa, dei progressivi tagli che, Renzi non escluso, da tempo stanno impoverendo la sanità italiana.

Molto "precise" anche le sanzioni stabilite dall'Europa: in caso di mancato rispetto le direzioni territoriali del lavoro potranno sanzionare economicamente chi ha disposto la violazione. In caso di violazione delle 48 ore medie settimanali si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 200 a 10.000 euro. In caso di violazione delle 11 ore di riposo giornaliere la sanzione va da 100 a 3.000 euro.
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