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Voucher, quando il lavoro nero è legale. Segnalazioni dai quotidiani nazionali di giovedì 5 novembre


I giornali di oggi parlano di “disgelo” e di tregua tra i governatori delle Regioni e il governo e in particolare tra Chiamparino e Renzi. Nell’incontro di ieri si è raggiunto infatti un accordo sulle risorse per la sanità. Il governo è pronto a varare un decreto ad hoc. Ma i problemi non sono affatto risolti perché i tagli non sono stati archiviati e il governo è sempre alla caccia di risorse per le coperture dell’operazione taglio delle tasse sulla casa. Di manovra e di lavoro ha parlato ieri sera a Porta a Porta il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso che oggi interviene anche sull’Unità con un articolo sul legame tra il rinnovo dei contratti e l’avvio di una fase di reale redistribuzione delle ricchezze. Crescono le polemiche sull’uso dei voucher in alcuni settori dell’economia. Il ministro Franceschini, partecipando a una manifestazione della Filcams (JobArt), si è detto disponibile a cambiare il sistema dei voucher nel settore del turismo e della cultura. Assolto l’ex ministro Mannino. Ora il processo Stato-mafia proseguirà. In Emilia Romagna, sono stati ammessi i sindacati come parti civili nel processo sulle infiltrazioni mafiose. E’ la prima volta che succede

UNA MANOVRA SU MISURA PER LE IMPRESE. CAMUSSO  A ‘PORTA A PORTA’

La manovra per il 2016 è costruita soprattutto sul taglio delle tasse e su grandi elargizioni alle imprese, mentre lo Stato ha speso una grande quantità di soldi (6 miliardi) per creare pochissima occupazione aggiuntiva. Intanto il mercato del lavoro continua ad essere precario come dimostra il caso dei voucher, che da forma residuale di lavoro sono diventati un meccanismo di copertura del lavoro irregolare (soprattutto nel turismo e in agricoltura è arrivato il momento di rimettere un po’ d’ordine e trasparenza nel mercato del lavoro). Lo ha detto ieri sera il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso che ha partecipato alla puntata di Porta a Porta (Rai 1) con il ministro del lavoro, Giuliano Poletti.

E INTANTO E’ BOOM NELL’USO DEI VOUCHER

Rassegna Sindacale ha pubblicato ieri uno studio di un ricercatore della Fondazione Giuseppe Di Vittorio, Gianluca De Angelis, sull’uso dei voucher in Italia. E’ molto interessante vedere lo sviluppo vertiginoso di questo strumento sempre più utilizzato non solo in agricoltura e capire anche il tipo di diffusione che ha avuto secondo le diverse zone del Paese. http://www.rassegna.it/articoli/la-trappola-dei-voucher: La mappa descrive l'utilizzo dei buoni lavoro in Italia che sono praticamente esplosi dal 2013 al 2015 +311%. Un lungo processo di deregolamentazione che ha formalizzato ciò che fino a qualche anno fa sarebbe stato considerato un sopruso.

RIVEDREMO IL SISTEMA DEI VOUCHER. LO PROMETTE FRANCESCHINI

Il sistema di pagamento dei voucher per il turismo potrebbe essere rivisto. L’apertura su una revisione dei “buoni lavoro” (che nel 2014 per il settore turistico sono stati 11,2 milioni) è arrivata ieri dal ministro dei Beni e attività culturali Dario Franceschini. Una risposta a quanto detto poco prima dal segretario generale della Cgil Susanna Camusso che con il ministro ha partecipato al Giornata fina le della campagna # jobART, organizzata da FilcamsCgil: Se ne parla in un articolo sul Sole 24 ore di oggi (p.12). «Se mi chiedessero quale è il mio sogno per riorganizzare il sistema turismo in Italia - aveva esordito nel suo intervento la leader sindacale - risponderei: abolire i voucher». Camusso, citando i dati della ricerca “Turismo 20 anni senza”, ha sottolineato l’espansione dello strumento “buoni lavori”: «Oggi i voucher utilizzati in Italia sono 70 milioni, dei quali 11 milioni solo nel settore turismo, quando nel 2009 erano 193 mila».

LA MANOVRA SUI GIORNALI
Per quanto riguarda invece i commenti sulla manovra che troviamo sui giornali, da segnalare, tra gli altri, quello di Dario Di Vico che firma l’editoriale del Corriere della Sera, “con il freno tirato”. Sul Sole 24 ore Dino Pesole dice che la sostenibilità della manovra passa tutta attraverso la spending review. Sul compromesso raggiunto tra il governo e i presidenti delle Regioni sono molti gli articoli di oggi. Tra questi Luca Cifoni sul Messaggero: “Si allontana l’aumento dei ticket, arriva il decreto salva governatori” (p.11)

IKEA. IN CORSO LA CONSULTAZIONE DEI LAVORATORI

Il punto sulla consultazione e la trattativa Ikea in un comunicato diffuso ieri dalla Filcams Cgil. La trattativa Ikea è stata senza dubbio molto complessa, a causa prima di tutto di una disdetta unilaterale che ha messo a rischio la tenuta di tutto il patrimonio di relazioni sindacali costruite negli anni con l’azienda. Il risultato, che oggi le Organizzazioni sindacali sottopongono al voto di tutte le lavoratrici e i lavoratori, sancisce in primo luogo la salvaguardia di quel tessuto relazionale, che viene recuperato grazie alle lotte e alle mobilitazioni che hanno impegnato i lavoratori per tutta l’estate, e fino a pochi giorni fa. Ripristinata ad esempio la volontarietà della prestazione domenicale per i lavoratori che ne godevano prima della disdetta, e salvaguardata una quota di solidarietà del premio di partecipazione, che verrà erogata anche agli store con andamento negativo.  Viene inoltre consolidato e ampliato un sistema di welfare fra i più avanzati in Italia, rispondendo a molte richieste presenti nella piattaforma rivendicativa, incluso il potenziamento del ruolo del  Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza e del sistema di prevenzione aziendale.  L’azienda, decisa a smantellare il contratto integrativo, ha dovuto fare i conti con uno straordinario livello di partecipazione dei lavoratori : questo è stato il supporto fondamentale per le Organizzazioni Sindacali e la delegazione trattante, che hanno condotto la trattativa fino al conseguimento della sintesi finale, dovendo fronteggiare anche un ultimatum sui tempi che certo non ha facilitato la discussione. Un esito non scontato quello raggiunto in Ikea anche in un contesto che vede l’assenza della contrattazione nazionale per il settore della grande distribuzione, che ne è priva da quasi 2 anni,  e che è necessario recuperare in tempi rapidi.

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