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cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

L'INCONTRO IN LOGGIA

Pulex, la lotta per il posto di lavoro prosegue


2015-11-04 Un ordine del giorno urgente in consiglio comunale e una cena di solidarietà davanti alla fabbrica. Queste le promesse alle dipendenti di Ipc Pulex in lotta per il posto di lavoro da parte delle consigliere comunali e delle componenti della commissione Pari Opportunità della Loggia, presieduta da Adriana Apostoli. Con lei ieri Donatella Albini, che segue per incarico del sindaco la vicenda, Giovanna Foresti, Laura Gamba, Laura Mentasti, Francesca Parmegiani, Diletta Scaglia e Laura Parenza anche a nome della Provincia le hanno incontrate a Mompiano dove dal 5 ottobre prosegue il presidio, con sciopero a scacchiera, dopo l'arrivo delle lettere di chiusura a Brescia con trasferimento del personale in provincia di Padova, vissuto come un licenziamento di fatto. Silvia Manfredini, rsu, ed Eugenio Seletti della Fiom, che accompagna la protesta sin dall'inizio, hanno spiegato ancora una volta la situazione che rimane a un punto morto. «Durante la riunione cui ho partecipato come Comune ho visto un muro dall'altra parte, ho sentito dire che la controparte è stufa di sentire sempre le stesse cose» ha fatto sapere Albini. «A rappresentare il gruppo Ipc Tools di cui la bresciana Pulex è entrata a far parte si presenta il consulente Filippo Lo Castro che non ha mandato per il dialogo. Noi vogliamo discutere con chi decide, per arrivare a un compromesso dignitoso, non accettiamo la mancia di sei mensilità per andarcene. Abbiamo provato ad andare a Padova, ma non è possibile fare ogni giorno tre ore di viaggio. Inoltre là è evidente che non c'è posto per noi» hanno spiegato le manifestanti. Per spostare la manodopera di oltre 50 chilometri serve un accordo sindacale, «ma non si aspettavano la nostra compatta reazione e la solidarietà degli altri addetti del gruppo, più di 600, a seguito del coordinamento nato il 14 ottobre, con astensione dal lavoro il 28, riuscita nonostante quanto sostiene l'azienda» hanno aggiunto.

A ESSERE in pericolo sono 37 famiglie di Pulex srl più una trentina dell'indotto. Questo, anche se la società è sana e gli ordini ci sono, per cui le maestranze vanno avanti. Dopo il coinvolgimento di Loggia e Broletto, richieste di tavolo sono partite per la prefettura e il ministero dello Sviluppo economico. «Siamo ogni giorno più determinati» affermano coloro che sono fuori dai cancelli, tutti, donne e uomini, con lunga anzianità, dai 9 ai 29 anni, in stragrande maggioranza monoreddito, la metà con figli minorenni

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