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cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

LE ANIME DI CONFINDUSTRIA INQUIETE SULLA STAGIONE DEI RINNOVI

Legge di stabilità, sciopero dei medici, contratti. Segnalazioni dai quotidiani nazionali di mercoledì 21 ottobre


2015-10-21 Mentre a Wall Street parte la corsa dei titoli della Ferrari, in Germania i sindacati tedeschi lanciano un allarme sui possibili effetti provocati sull'occupazione e sulla condizione dei lavoratori dello scandalo dei test ambientali truccati dalla Volkswagen. Il governo tedesco sembra comunque intenzionato a correre ai ripari con il varo di una formula ad hoc per garantire a tutti i lavoratori gli ammortizzatori sociali. In Italia continua invece la battaglia sulla manovra per il 2016 e le scelte fiscali del governo. Dura presa di posizione della minoranza del Pd che parla apertamente di una legge di stabilità sbagliata e all'insegna dell'austerità. Anche la Cgil conferma le sue critiche sull'impostazione di una manovra che ripete schemi già visti in passato.

LA LEGGE DI STABILITA' DELLA DISCORDIA. ANALISI E COMMENTI

Quella varata dal Consiglio dei ministri è "una manovra restrittiva nel segno dell' austerità" di cui si avvertirà il peso "nel 2017 e nel 2018" e il testo, "da quello che sappiamo, non è arrivato nemmeno alla Presidenza della Repubblica". Lo ha detto ieri Stefano Fassina, parlamentare ex Pd, nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio, a cui hanno preso parte, tra gli altri, anche i capigruppo di Camera e Senato di Sel, Arturo Scotto e Loredana De Petris.

LA VERSIONE DEL GOVERNO.

Opposta naturalmente la visione delle cose di  Yoram Gutgeld, 56 anni, deputato del Pd, consigliere economico di Palazzo Chigi e commissario per la revisione della spesa, intervistato oggi sul Corriere della Sera da Federico Fubini. «Se l'accusa è che facciamo una manovra iniqua, non regge». La soglia dei mille euro sui contanti non ha fatto diminuire il nero. Noi aumentiamo la trasparenza e nel 2018 ci sarà la dichiarazione Iva pre-compilata. Sulla revisione di spesa portiamo avanti dei progetti Non indichiamo molte cifre perché prima vogliamo misurare gli effetti. Comunque Gutgeld dice di non capire la rivolta nella sinistra del suo partito contro la manovra e soprattutto contro l'addio alla tassa sulla prima casa (ora temperato dall'eccezione per castelli e case di lusso). Perché non regge l'accusa? Lei stesso contestò Enrico Letta, quando tolse l'Imu, chiede Federico Fubini. «Be', nel 2013 si fece una riduzione delle tasse sulla prima casa, e nient'alto, in un momento in cui bisognava stimolare gli investimenti e occuparsi delle fasce deboli. Per noi è diverso...(intervista a pagina 11 del Corriere della  Sera).

PARLA  ANCHE BARETTA

Sulla manovra e sulle pensioni parla anche il sottosegretario all'economia Pier Paolo Baretta intervistato da Roberto Mania su Repubblica: "È un errore pensare che sia necessaria una nuova riforma delle pensioni. Ne abbiamo fatte abbastanza, ora basta. Serve flessibilità in uscita e nel 2016 ne parleremo. Ma intanto con il part time per i lavoratori prossimi alla pensione, abbiamo avviato il percorso». Pierpaolo Baretta, sottosegretario all'Economia, risponde cosi al presidente dell'Inps, Tito Boeri. Eppure, le legge di Stabilità rischia di diventare un'occasione persa sulle pensioni Boeri ha parlato di «asimmetria di trattamenti» che dovrà poi essere riequilibrata «Ma no... Nella legge di Stabilità ci sono quattro interventi sulle pensioni: la salvaguardia degli esodati che è considerata da tutti una priorità; l'opzione donna con cui abbiamo onorato un impegno preso; la no tax area per i pensionati; Infine la possibilità di ricorrere al part time per i lavoratori con 63 anni. E il presidente Renzi ha detto che non ha rinunciato alla flessibilità in uscita». Si, ma quando la introdurrete? «II tema va affrontato nel 2016. Il punto è che sulle pensioni non si può sbagliare. Troppe volte si è sbagliato. Da una parte dobbiamo garantire la sostenibilità finanziaria del sistema previdenziale, dall'altra la sostenibilità sociale.. Comunque dopo tanti annunci non siete riusciti a trovare una soluzione per ammorbidire la legge Fornero. Lei continua a proporre La possibilità di uscire anticipatamente dal lavoro prima dei 66 anni con penalizzazioni sull'assegno pensionistico? «Resto sostenitore della flessibilità. Non pensiamo di cambiare la legge Fornero, non sarà modificata l'età pensionabile. Sarà consentito uscire anticipatamente a certe condizioni anche per favorire il ricambio generazionale». Perché avete alzato la soglia per l'uso del contante? «Su questo si possono avere, legittimamente, opinioni diverse. Comunque è urgente una regola condivisa a livello europeo». E allora perché non avete aspettato l'Europa? «Perché in alcuni settori, penso al turismo, era necessario intervenire. Contemporaneamente bisogna fare un passo per consentire ovunque la moneta elettronica». Perché non l'avete fatto? «II presidente Renzi ha spiegato che è in corso un confronto con le banche». E perché avete portato a 22 mila i luoghi dove si può giocare d'azzardo? Non è abbastanza diffusa la ludopatia? Non è cosi. Abbiamo circa 17 mila punti scommesse regolari e 5 mila in nero. Rifaremo le gare ma non per aumentare le sale: pensiamo di confermare i 17 mila punti attuali e che una parte dei 5 mila irregolari partecipi alle gare. Il numero potenziale resta lo stesso....(p.3 )

Sulla manovra, il governo e l'Europa da segnalare anche gli articoli di Valentina Conte su Repubblica (p.4), quello di Dino Pesole sul Sole 24 ore e di Adriana Cerretelli (editoriale del Sole 24 ore). Da leggere anche Roberto Giovannini su La Stampa (p.11), Giusy Franzese sul Messaggero (p.10) e l'intervento di Tiziano Treu sulla staffetta generazionale sul Sole 24 ore (p.43)

TAGLI ALLA SANITA'. MEDICI VERSO LO SCIOPERO NAZIONALE UNITARIO

I sindacati dei medici non ci stanno e dicono basta ai tagli alla sanità. Anaao Assomed, Cimo, Aaroi-Emac, FP Cgil Medici, Fvm, Fassid, Cisl Medici, Fesmed, Anpo-Ascoti-Fials medici, Uil Medici annunciano, come già fatto da Fimmg, Snami, Fimp e Sumai, al presidente del Consiglio, al Ministro della Salute e alle Regioni lo stato di agitazione delle
categorie professionali che rappresentano. E annunciano che, trascorsi i termini previsti dalla legge per eventuali procedure di raffreddamento e conciliazione, "sarà messa in atto ogni legittima forma di protesta, fino ad individuare e a comunicare le date e le modalità di iniziative di sciopero nazionale unitario". "L' unità sindacale - spiegano in una nota - testimonia una comune preoccupazione per le future sorti del Servizio sanitario nazionale, le cui previsioni sono rese allarmanti dagli ultimi provvedimenti del Governo. Tra i quali, l' ulteriore proroga del blocco contrattuale in atto già da 6 anni, mascherata sotto le mentite spoglie di un finto finanziamento da pochi spiccioli, appare un' elemosina che conferma la mancanza di rispetto verso il lavoro sul quale si basa la Sanità Pubblica". Le rganizzazioni sindacali denunciano che, nonostante tutti i tentativi di interlocuzione, l'atteggiamento di Governo e Regioni "rimane quello di un mancato coinvolgimento nelle scelte dei medici che, a fronte di una collaborazione costantemente offerta, sono stati ripagati con limitazione delle competenze, impoverimento numerico e retributivo, espulsione dai processi decisionali, 7 anni di blocco dei contratti, disoccupazione, precarietà ed emigrazione dei giovani colleghi, intollerabile confusione e assenza di programmazione nell' accesso alla formazione pre e post laurea, mancanza di attenzione al problema  della responsabilità professionale, decretazioni che fissano obblighi burocratici che aumentano il carico di lavoro a danno dello spazio clinico e sottraggono tempo all' ascolto nel rapporto fiduciario medico paziente".

RINNOVI DEI CONTRATTI E QUEL CASO DOLCETTA IN CONFINDUSTRIA

Sul Corriere della Sera Dario Di Vico ci aggiorna sul clima dei rinnovi contrattuali e in particolare sugli scontri interni alla Confindustria. "Il vicepresidente Stefano Dolcetta assicura di non aver dato le dimissioni da vice-presidente della Confindustria ma di aver solo scritto una lettera al presidente Giorgio Squinzi per sollecitare un chiarimento «sulla questione contrattuale». L'incontro dovrebbe tenersi oggi e vedremo quali ne saranno le conseguenze formali, ovvero se l'organigramma di Viale dell'Astronomia cambierà a pochi mesi dalla fine del quadriennio Squinzi. Ma tutto sommato non è questo il nodo, la vera discussione è di merito e riguarda il futuro delle relazioni industriali, delega che nell'ufficio di presidenza riporta proprio a Dolcetta. Il vicepresidente vicentino è anche amministratore delegato della Fiamm (batterie) e in qualche maniera condivide le perplessità della Federmeccanica sull'ultimo rinnovo contrattuale dei chimici. Un testo che è stato giudicato dagli imprenditori meccanici poco innovativo e assai distante dal «Manifesto per le relazioni industriali» da loro elaborato e che campeggia sul-l'home page del sito Federmeccanica. La polemica è destinata poi a rinfocolarsi perché la Federalimentare si appresta a seguire la strada «chimica» e già nell'incontro con i sindacati di categoria previsto per il 28 ottobre potrebbe preparare la strada a un rinnovo veloce. Ci sono tra gli industriali del food orientamenti diversi, tra le grandi aziende più disponibili alla pax sindacale e le piccole dei settori zootecnico e lattiero più preoccupate per una lievitazione dei costi contrattuali, ma comunque è assai difficile che la Federalimentare faccia saltare il tavolo e che vengano proclamati scioperi...(...)

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