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cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

LETTERA AI GIORNALI DI LUCIANO PEDRAZZANI (SEGRETERIA CAMERA DEL LAVORO DI BRESCIA)

Accoglienza: sul prefetto Morcone, il sindaco Del Bono e l'assessore Bordonali


Mercoledi  15 ottobre scorso il prefetto Morcone, in occasione dell'incontro con la città nell'aula magna di Econmia, ha dato ai  bresciani una lezione di storia, di economia, di educazione civica e di senso delle istituzioni, nonché di moralità pubblica e di buona, seppur realistica, politica.

Così hanno avuto una risposta adeguata le pietose argomentazioni “leghiste” del Sindaco  democratico (Brescia ha già dato) e le moine strumentali e vomitevoli dell'assessore regionale alla pulizia etnica (mentre lei dice no alle tendopoli disumanizzanti i suoi amici rigano le macchine di chi si dichiara disposto ad accogliere i profughi).

Dopo questa bella mattinata un buon lavoro dunque a tutte le persone di buona volontà che, nonostante la pessima compagnia, stanno lavorando a risolvere i problemi, creando le condizioni per una accoglienza diffusa.

Nell'occasione il Vescovo di Brescia mons. Monari ha anche ricordato, citando dal Levitico, il monito del Signore a Mosè sul monte Sinai: “Le terre non si potranno vendere per sempre, perché la terra è mia e voi siete presso di me come forestieri e inquilini”.
A mio modesto avviso la citazione è importante non solo per le conseguenze in termini di accoglienza, ma anche perché, una volta stabilito che “ogni uomo è mio fratello” ed acquisito a distanza di millenni che nessuno può più essere schiavo, apre una prospettiva di liberazione economica che non siamo capaci di tradurre in pratica perché siamo degli asini noi, non perché sia inattuabile come è sembrato capire dalle parole del Vescovo.

 

Luciano Pedrazzani
segreteria Camera del Lavoro di Brescia

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