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cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

LA NOTA DEI SINDACATI DEL PUBBLICO IMPIEGO

Cinque licenziamenti al Richiedei di Gussago, una triste storia


Come tutti gli abitanti di Gussago e dintorni sanno, da molti anni i lavoratori e le lavoratrici della Fondazione Richiedei si stanno impegnando affinché la struttura, considerata da tutti una eccellenza, non chiuda per i debiti accumulati da gestioni inadeguate di molti anni.
Abbiamo quindi appreso con preoccupazione della perdita dell'appalto dei servizi domiciliari e ancora ci sfuggono le ragioni per cui il progetto presentato dalla Fondazione Richiedei non sia stato scelto.  Il Comune avrà fatto i suoi conti o le sue valutazioni sulla qualità del servizio, ma continuiamo a non comprendere.......
Comunque la perdita dell'appalto ha dato luogo ad un esubero di personale del Richiedei di 7 persone.  Il Comune, bontà sua, ha inserito nell'appalto l'obbligo della cooperativa di reimpiegare il personale che oggi svolge l'attività, ma senza definirne chiaramente  le modalità. 
Le norme di legge, come si sa, non tutelano più i lavoratori, ma solo le imprese, e quindi a questi lavoratori sono state fatte splendide proposte che li penalizzano sul piano economico e professionale. Infatti la Cooperativa ha proposto l'assunzione ma con una retribuzione di molto inferiore all'attuale e una anzianità a zero. Cioè nuovi assunti, come fossero 18 enni alla prima esperienza di lavoro, compreso l'obbligo, davvero offensivo, di superare il periodo di prova.
In più essendo nuovi assunti avranno il contratto a tutele crescenti cioè senza tutela sul licenziamento e una prevedibile penalizazzazione sul calcolo della pensione.
Ovviamente abbiamo chiesto al Richiedei di verificare la possibilità di mantenere i lavoratori nella struttura in altra attività, che comunque possono svolgere, coprendo prossime uscite per pensionamenti o cessazioni di vario tipo, già prevedibili a breve.
Si sarebbe potuta anche aprire una procedura di richiesta di cassa integrazione o contratti di solidarietà temporanea in attesa della ricollocazione.
La trattativa con il Presidente del Richiedei, coadiuvato dal Dott. Chizzoli, si è presentata subito in salita per l'indisponibilita' a considerare i problemi dei lavoratori e  una certa propensione a cercare esclusivamente il tornaconto economico spicciolo della struttura, trattando i lavoratori e la lavoratrici come  oggetti ingombranti piuttosto che persone.
Nessuna delle proposte delle organizzazioni sindacali è stata presa in considerazione e solo per due lavoratrici è stata trovata una ricollocazione.
E così siamo arrivati al licenziamento di 5 persone, che impugneremo davanti al giudice del lavoro. Certamente l'amarezza del risultato di questa trattativa segnerà anche per il futuro i rapporti con questo Consiglio di Amministrazione che non  è stato in grado di trovare soluzioni per un problema che aveva molte possibilità di risolversi con poco sforzo.
Dopo questa brutta storia temiamo molto per il futuro della struttura.
Fra l'altro.. Ma davvero un polo geriatrico può non avere il servizio di assistenza domiciliare? Mah.......

Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa Brescia

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